Vibrante appello degli intellettuali contro Salvini. E lui: «Mi mancavano»
«Arrivano gli “’intellettuali anti-razzisti” e anti-Salvini, mi mancavano». Così il ministro dell’Interno ironizza sull’ennesima vibrante protesta dei maitre à penser contro il pericoloso leader leghista. Salvini, che già in passato aveva risposto facendo spallucce ai continui attacchi da ogni latitudine, ultimo l’appello dei finalisti del premio Strega, posta un articolo di Repubblica, che riporta la lettera firmata da «200 intellettuali che prendono posizione contro i porti chiusi dall’esecutivo gialloverde».
Salvini: gli intellettuali mi mancavano
Dopo gli annunci di esilio volontario (solo a parole) dei vari Saviano e Oliviero Toscani, e la lettera di una studentessa a Concita De Gregorio che invita il mondo della cultura a farsi sentire, arriva puntuale la mozione degli intellettuali contro la “scandalosa” politica sull’immigrazione di Palazzo Chigi nel nome del rispetto della pluralità culturale. «Io mi domando e dico», ha scritto Margherita Ciancio, «che cos’altro stanno aspettando personaggi pubblici e intellettuali di ogni ambito ordine grado a schierarsi in massa, in prima linea, per sostenere duramente e inequivocabilmente la libertà d’espressione?». E il mondo della cultura (anche se non proprio di primo piano a leggere i firmatari) fa proprio l’appello con la lettera pubblicata il 27 giugno da Repubblica destinata al presidente della Repubblica Mattarella. Che non si sa bene cosa dovrebbe fare: bloccare tutti i provvedimenti del governo? «Denunciamo come anticostituzionale, moralmente inaccettabile e contraria ai più elementari diritti umani la politica sull’immigrazione del governo Salvini-Di Maio», è l’incipit dell’appello ancora aperto che raccoglie una prima lista di firmatari e che – solo al raggiungimento di un numero definitivo – verrà inviato al capo dello Stato. L’operazione è in progress ma, neanche a dirlo, i professori sentono il bisogno di renderla pubblica subito «per non rimanere in silenzio». O meglio, per potenziare lo svociato coro anti-Salvini e sperare in una grancassa mediatica. «Raccogliere le firme di tanti colleghi per questo appello sul tema delle politiche sui migranti ha richiesto svariati giorni e ancora ne stanno pervenendo per l’invio successivo al Presidente della Repubblica Mattarella”, spiega Elena Gagliasso, a nome di tutti gli atri. Un perfetto gioco di squadra: prima la voce “spontanea” della ragazza indignata, un assit, poi la risposta “telefonata” degli intellettuali che intonano lo stanco ritornello del pericolo populista e razzista che si nasconderebbe dietro lo stop agli sbarchi, la crociata contro le ong che lucrano sul dramma degli immigrati e il vero razzismo dell’accoglienza senza se e senza ma. Tra i firmatari ci sono protessori liceali, docenti universitari, artisti, volontari impegnati nel no profit e dipendenti ministeriali. Che non sembrano preoccupare troppo il ministro dell’Interno.
Duecento intellettuali ? E da dove sbucano….. dove erano fino a due settimane fa ? In ibernazione nelle celle mortuarie? Erano sinistramente rimpiattati in qualche pertugio oscuro ? Con-tanti portatori
di intelletto il Paese è stato condotto al disastro e ben duecento intellettuali non se ne accorgevano?
Chi li ha pagati per non soccorrere il loro paese donando (calma, donando.. raccattano soldi, mica cotiche) il loro intelletto al popolo adorante, alle sinistre avanguardie rivoluzionarie scalpitanti nei centri d’accoglienza, veri lager ove sinistramente si pascevano dell’humus prorompente dagli emaciati corpi dei sofferenti schiavi nelle roventi prigioni a tre, anche quattro stelle?! Come? Che dite ! Organizzavano le sinistre onlu ss degli schiavisti ? Ma dai, non è possibile, sostenevano le teutoniche navi negriere dei novelli zio sorosom acc. ho sbagliato, zio macrom? Zietta merkellom ? Tìo Sanchezzom? Ruttem Tom ? Chi, ditelo, dove eravate, con chi stavate in alcova, fatecelo sapere intellettuali di cui diffidare a vita, si perche’ occorre diffidare, di chi ha in testa un solo neurone ed una sola idea, la sua !
Un giorno gli storici guarderanno questo fenomeno in un modo più completo e chiaro.
Nel mio piccolo credo che il problema della cultura cosiddetta di sinistra, sia che non esiste; non esiste più la “sinistra”.
E, col senno di poi, mi chiedo se davvero, in Italia, sia mai esistita. Mi chiedo se i giovani D’Alema, quando parlavano di “abolizione della proprietà privata” o credevano di credere in uno Stato Socialista fossero (con se stessi prima di tutto) sinceri o solo opportunisti (fighetti forse direbbe Vittorio Feltri) che giocavano ad essere moderni e “in”.
C’è molta differenza fra personaggi come Marco Rizzo, comunisti veramente (e seri) che non a caso, sono capaci di dialogare costruttivamente e con reciproco rispetto, con uomini come Guido Crosetto (altrettanto seri) e questi insulsi che si definiscono “sinistra” color “fucsia” come Rizzo, col disprezzo che meritano, di definisce.
Il Socialismo, o meglio, la speranza, l’idea socialista, l’utopia, forse, è stata cosa seria, gli uomini che volevano incarnarla, meno.
Essi, quando col muro di Berlino cadde il loro “Dio”, si diedero, anima e corpo ad un’altra “novità”, ad un’altro “nuovismo”: il liberismo internazionale, anzi a-nazionale; sostituirono l’ideologia socialista con la globalizzazione, col “nuovo che avanza”, con le teorie di atominzzazione dell’uomo, (per renderlo schiavo davvero, togliendogli ogni valore e ogni identità nazionale, religiosa, culturale e, negli ultimi anni, perfino sessuale).
Con questo comportamento mi hanno fatto capire quanto fossero in realtà, vuoti.
Vuoti opportunisti pieni di chiacchere, come i citati “intellettuali”
Di sicuro mancheranno due firme, quella di Franca Rame e di Dario Fo. A Salvini avrebbe fatto piacere annoverarli fra i suoi detrattori/sostenitori. Non è detto infatti che queste iniziative portino un gran bene ai cattocomunisti in esercizio permanente effettivo.
Infatti non deve preoccuparsi Salvini anzi, deve rallegrarsi del fatto che la schiera dei suoi migliori alleati si ingrossi giorno dopo giorno.
Non potevano mancare gli intellettuali, come ai tempi di Berlusconi; ora tocca a Salvini e sappiamo bene tutti quanti danni abbia fatto l’antiberlusconismo!
Pari pari, si stanno riproponendo e mi aspetto anche un ritorno dei simpatici girotondi con Moretti, Vecchioni e tanta altra bella gente ….
Spero che tra i firmatari ci sia anche la tollerantissima Loredana Lipperini cribbio!