Torna a Rieti la sagra del peperoncino piccante: in mostra oltre 400 varietà

21 Giu 2018 17:59 - di Redazione

Peperoncino in mostra a Rieti. La manifestazione più hot dell’estate torna a far battere forte il cuore del centro Italia. “Oltre 100 stand e ben 400 varietà di peperoncino provenienti da tutto il Mondo” parola di Stefano Colantoni, presidente dell’Associazione peperoncino di Rieti che organizza l’evento. Rieti Cuore Piccante” attenderà i visitatori dal 29 agosto al 2 settembre per la sua ottava edizione. La manifestazione rappresenta un’occasione unica per scoprire il mondo del peperoncino e tutto ciò che lo circonda; stand, degustazioni, convegni ed esposizioni saranno all’insegna di questa prelibatezza e del concetto di “piccante” visto da molteplici prospettive. Ogni sera sono in programma show cooking e sarà possibile visitare il Campo-catalogo al Centro sperimentale Carlo Jucci e ammirare al Chiostro di S. Agostino tantissime varietà diverse di peperoncino provenienti da ogni parte del Mondo; grande spazio sarà poi dato a mostre fotografiche e di pittura, kermesse artistico-letterarie, spettacoli musicali e intrattenimenti per bambini. E a proposito di bambini, quest’anno “Rieti Cuore Piccante” sarà ancora più a misura di famiglia: tra un assaggio e l’altro, le mamme potranno allattare i più piccoli sostando in apposite aree allestite tra gli stand. L’evento proporrà ogni pomeriggio visite guidate alla scoperta della città e di Rieti Sotterranea, con i resti del viadotto romano costruito nel III secolo a.C. che, superando il fiume Velino, permetteva alla via Salaria di raggiungere la città evitando allagamenti. In occasione di “Rieti Cuore Piccante” farà inoltre tappa in città la mostra fotografica sugli italiani di Crimea, agricoltori, pescatori, commercianti e artigiani emigrati nell’Ottocento su invito dello Zar per colonizzare la regione. In pochi decenni di duro lavoro gli italiani si distinsero per la loro industriosità divenendo la comunità più ricca e rispettata. Con l’avvento del comunismo, fu il principio della fine: la collettivizzazione dei beni, le carestie, le purghe staliniane e infine, nel 1942, la deportazione di massa nei Gulag del Kazakhstan come rappresaglia contro l’invasione italiana dell’Unione Sovietica ridussero in miseria e decimarono la nostra comunità. Di carattere più leggero sarà invece la Mostra artistica dedicata al Peperoncino per la quale stiamo raccogliendo le opere. Per la selezione gli artisti dovranno inviare la propria candidatura a info@fuoriporta.org entro il 31 luglio. Solamente 15 di esse saranno esposte e una sola premiata.

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