Schiaffo a Milano, migranti bruciano bandiere della Lega. Sala insiste sulle moschee

10 Giu 2018 12:22 - di Ginevra Sorrentino

Il Pd sull’orlo di una crisi di nervi cede alla schizofrenia, e mentre sulla ricerca e la designazione di un leader, alza bandiera bianca e si rassegna a fare gruppo (un gruppo, tra falchi e colombe, buonisti e frondisti dell’ultim’ora, dilaniato al suo interno dalle sue mille anime), tace sul silenzio del sindaco Sala di fronte al grave gesto compiuto dai migranti ospiti della città, che ieri, nel corso della manifestazione contro il razzismo organizzata dopo la morte di Soumaila Sacko, tra uno slogan e un j’accuse, si sono pure messi a bruciare le bandiere simbolo del Carroccio. Un silenzio assordante, quello intonato dal primo cittadino dem, a cui fa da cacofonico contro-coro l’insistente si ribadito alla concessione di nuove moschee in città. Ma andiamo con ordine, e cominciamo dal corteo “infuocato” nel senso più inquietantemente letterale del termine…

Milano, i migranti bruciano le bandiere della Lega. E Sala tace

L’ultimo schiaffo a Milano ancora brucia: ieri, durante il corteo di circa 1.200 persone, partito da via Palestro, e diretto alla Stazione Centrale, a Milano, per la manifestazione organizzata dopo la morte di Soumaila Sacko, il migrante maliano ucciso in provincia di Vibo Valentia il 2 giugno scorso, esponenti delle varie associazioni presenti al corteo e singoli cani sciolti, membri dei collettivi studenteschi e dei centri sociali, difficile dire esattamente chi in quella compagine assortita di elementi di varia provenienza contestataria, non paghi di aver sfilato come si conviene, con numerosi striscioni e i cartelli a favore dei diritti degli immigrati, a unc erto punto si sono messi a bruciare le bandiere con il simbolo della Lega. Il che, in una manifestazione che inneggiava alla diversità in cui, come urlato durante il percorso, “Nessuna persona è illegale”, dare fuoco alle bandiere di un partito votato ed eletto democraticamente non è certo sinonimo di democrazia e legalità. Intanto, sul caso, il personale della Digos ha identificato un uomo e una donna.

E il sindaco Sala difende le moschee a Milano…

Così, mentre Milano incassa l’ultimo colpo inferto sotto la cintura, andando contro il neo ministro degli Interni Matteo Salvini e a un elettorato lombardo che alle urne si è espresso senza se e senza ma nettamente a favore della Lega e del centrodestra (il risultato delle ultime Regionali difficilmente potrà essere ribaltato nei Comuni chiamati al voto oggi), Sala torna a difendere il «piano delle attrezzature religiose», collegato al Pgt, che darà l’ok alle prime sei moschee in città. E così, come riporta tra gli altri, e ancora in queste ore, il Giornale nella sua edizione online, «in quattro casi si tratterà di luoghi di preghiera abusivi che saranno legittimati, altre due aree comunali saranno messe a bando, una in via Padova e l’altra all’interno del Parcheggio Trenno in via Novara». E ancora, ricorrendo al demagogismo più plateale e al politically correct più spicciolo e d’accatto, riporta sempre il quotidiano diretto da Sallusti: «Andate a vedere chi usa la metropolitana alle 5.30 del mattino, chi fa le iniezioni ai nostri anziani, chi lavora nelle cucine dei ristoranti milanesi – domanda in senso retorico –. Se a Milano vivono 70mila musulmani, stabiliamo delle regole ma devo dare loro il diritto di professare la loro fede». Proclami in nome del più strategico buonismo a senso unico, sia ideologico, che pragmatico: al sindaco Sala, infatti, sarebbe da chiedere: chi difende gli elettori offesi e oltraggiati ieri in piazza a Milano? Chi tutela le istanze di chi, controvoglia, è costretto a incassare ingiustizie quotidiane e provvedimenti a senso unico a lunga scadenza? Tra le disposizioni annunciate dal primo cittadino milanese, infatti, ci sarebbero anche le aperture confermate da il Giornale «all’ipotesi di destinare provvisoriamente agli islamici alcuni cinema dismessi: «Nel Pgt c’è la possibilità di adibire spazi di preghiera in specifici quartieri, quando gli ex cinema sono spazi gestibili, e a favore». A favore, verrebbe da dire, unidirezionale.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Gio 12 Giugno 2018

    i comunisti traditori sono venduti agli africani e all’islam. Andrebbero processati per alto tradimento e non è detto che non arrivi quel giorno…

  • Antonio 11 Giugno 2018

    Questi dovranno essere i primi ad essere rispediti nella foresta,assieme a Sala

  • Pinzaglia Quinto 11 Giugno 2018

    Bruciarli insieme alle bandiere no?????

  • LUCA 11 Giugno 2018

    Ottimo, alle prossime comunali di Milano Lega al 70% e comunisti al 3!
    Avanti Salvini

  • gran Turco 11 Giugno 2018

    SALVINI COME DA PROMESSE (QUALUNQUE COSA ACCADA) BASTA CLANDESTINI
    IN ITALIA.

  • Alfonsa 11 Giugno 2018

    Ma che italiano è sto Sala,fuori anche lui

    • Marco 12 Giugno 2018

      Sala, svegliati e’ primavera, Sala Sala Sala…Sala, sono le 7 e tu devi andare a scuola…Oooh Sala, ti devi laureare…

  • Leonardo Corso 11 Giugno 2018

    buttateli fuori ddall’Italia, questa è la nostra patria non degli arabi o africani, basta con i sinistrati, Sala vattene in africa insieme alla boldrinata e il canale la LA7 e Rai tre.

    • Marco 12 Giugno 2018

      Creare stato cristiano arabo nostro alleato.

  • Aldo Barbaro 11 Giugno 2018

    E’ evidente che vi è una regia non tanto occulta per screditare Salvini. Occorre un energico intervento prima che si possa perdere il controllo della situazione!

  • Viviane Paolini 11 Giugno 2018

    Il manganello lo darei al Sala, per invasione di gente senza legge e senza cultura, insomma animali.

    • Marco 12 Giugno 2018

      A mo’ di supposta?

  • Giuseppe Forconi 11 Giugno 2018

    La polizia non puo’ iintervenire perche’ neanche loro sanno chi comanda se le autorita’ italiane (scomparse dalla faccia della terra) o i senegalesi, marocchini, i musulmani, i rom ecc. ecc. poi per quei quattro soldi che gli danno si devono pure fare ammazzare. FORZA “SALVINI” tutti fora ma prima di subito.

  • Giuseppe Forconi 11 Giugno 2018

    Mi piacerebbe vedere quanti milanesi di quelli ” Che faccio tutto mi ” sono pronti a dare una mano per ripulire Milano, tirate fuori il fegato e lottate, guardate che la “Madonnina” vi guarda e giudica.

  • Giuseppe Forconi 11 Giugno 2018

    Salvini non preoccuparti se bruciano le bandiere della lega, e’ solo stoffa, anzi dagliene delle altre e vedrai come ci andranno in puzza. Poi fai in modo che lascino l’Italia al piu’ presto ma incarica il sindaco lecchino Sala di accompagnarli in Africa, ma solo andata per favore.

  • Massimilianodi SaintJust 10 Giugno 2018

    Espellere subito questi clandestini o immigrati senza diritti a casa nostra. Ma come si permettono di bruciare i nostri simboli millenari, bastardi!

  • GUERRA 10 Giugno 2018

    LA GUERRA E’ SOLO ALL’INIZIO . CHI L’HA PROVOCATA ?
    L’IVASIONE DI PROFUGHI – MIGRANTI – CLANDESTINI – DELINQUENTI – CRIMINALI – PUTTANE
    LADRI – PUSHER – SENZA DOCUMENTI O REGOLE DA TUTTO IL MONDO VERSO BENGODI . AGLI ITALIANI SONO STATI IMPOSTI DA UN CREDO ASSURDO SENZA VALUTARNE LE
    CONSEGUENZE . TUTTA QUESTA MARAMAGLIA CREA PROBLEMI DI TUTTI
    I TIPI CHE NON POSSIAMO NE VOGLIAMO RISOLVERE E L’ASSURDITA’ CONSISTE
    NEL FATTO CHE SONO LORO STESSI A RIBELLARCI A NOI . SARA’ GUERRA .

  • Pino1° 10 Giugno 2018

    Uè Milan, hai votato una sala da pranzo invece di una camera di sicurezza e ti lamenti ?
    Troppo navigli-coca-e soldi facili con gli spaccia !

  • 10 Giugno 2018

    Pagati da communisti Italiani!! A dove era la polizia Italiana, ma non esistano più i manganelli??