Salvini e Berlusconi ad Arcore come ai vecchi tempi. Ritorno al futuro?
Si sono visti ad Arcore come ai vecchi tempi. E se Matteo Salvini parla dell’incontro con Silvio Berlusconi come di una chiacchierata «amichevole» («mi ha dato dei consiglio, la sua esperienza e i sui contatti»), il Cavaliere in un’intervista al Giornale si mostra indulgente è pieno di “speranze” nei confronti del vicepremier e ministro dell’Interno leghista. Sul vertice di Bruxelles non è tenero, pur restando fiducioso confermando la necessità di un centrodestra unito insieme con la Lega, convinto che l’esperienza del governo giallo-verde non durerà. «È un’anomalia italiana», dice, ma il futuro dell’Italia è senza Grillo.
Berlusconi e Salvini, torna il feeling?
«Mi viene in mente Shakespeare: Molto rumore per nulla», è il commento di Berlusconi sull’esito del Consiglio europeo. «Abbiamo minacciato di usare il diritto di veto per portare a casa pochissimo sul fronte della gestione e del controllo dell’immigrazione. I 500 milioni stanziati sono una somma modestissima, del tutto insufficiente a rifinanziare il fondo fiduciario per l’Africa. La riforma di Dublino è rinviata a tempi migliori, ma soprattutto appare come una presa in giro l’idea che gli altri Paesi europei creino centri di accoglienza e di smistamento dei migranti su base volontaria. Non mi sembra un grande successo, rispetto alle fermissime posizioni di partenza». Ma non è stato un argomento divisivo nel colloquio con Salvini: «Sul vertice abbiamo avuto un confronto franco e ho ricordato a Salvini quanto sia sempre stato difficile avere dall’Europa risposte concrete soprattutto se non si ha una riconosciuta autorevolezza, argomenti convincenti e una linea di governo univoca». Quanto ai rapporti con la Lega ci tiene a chiarire che le cose vanno piuttosto bene: «I rapporti personali non sono cambiati. Del resto con la Lega governiamo grandi regioni e molte città ed è anche sicuro il fatto che il centrodestra si presenterà unito anche alle prossime elezioni regionali». Parole foriere di una svolta nei rapporti tra Lega e centrodestra? Di certo l’incontro tra i due non è casuale, molto dipenderà dalle prossime mosse di Salvini. Berlusconi non molla la sua idea, anche se sa bene che Forza Italia deve rinnovarsi per tornare a recitare un ruolo da protagonista. «Spero che l’alleanza di centrodestra, che si è dimostrata vincente anche alle elezioni amministrative, torni alla sua vocazione naturale, che è quella di governare unita il Paese. Il governo gialloverde è un’anomalia derivata da una situazione eccezionale, non può essere certo il futuro dell’Italia. Certo, il centrodestra per essere vincente deve essere plurale: come sempre nella storia italiana».
La legittima difesa al primo posto per FI
Ma è sul fronte della legittima difesa che l’ex premier spinge l’acceleratore augurandosi che Salvini condivida la posizione di Forza Italia e riesca a imporla alla maggioranza grillina. «Non da oggi è una battaglia di Fi, che per prima ha sollevato con forza questo tema delicatissimo. Già due anni fa la nostra attuale capogruppo Gelmini aveva presentato una pdl alla quale la maggioranza di sinistra di allora non diede seguito. Abbiamo presentato una nuova proposta, ancora più approfondita: è certamente la miglior legge a tutela dei cittadini». Noi, comunque – avverte Berlusconi – continueremo la nostra battaglia parlamentare con chi ci sta, su un tema che considero decisivo non solo per la sicurezza degli italiani, ma per un corretto rapporto tra Stato e cittadini in un sistema liberale.
Sicuramente l’esperienza di Berlusconi aiuterà Salvini nel prendere decisioni ,incontri che nell’ambito del centro destra devono avvenire e coinvolgere i partiti della coalizione. Abbiamo sbaragliato PD e compagni ,cerchiamo di aiutare tutte le persone che credono nella libertà