«Rom, ne abbiamo le palle piene. La gente è disperata»: Bracconeri, una furia
«C’è una guerra civile alle porte, la vogliono i sinistri. Voi non sapete il metro della gente. Ha paura di prendere l’autobus, di fare la spesa, di andare in discoteca. Andate a fare un giro a Centocelle, a San Basilio, al Quarticciolo. Col cavolo che torni a casa tranquillo. Non vi rendete conto che la gente si è rotta profondamente i cogl…. Se fermano Salvini, il vaso è colmo». Parole di Fabrizio Bracconeri, l’attore noto per essere stato il Bruno Sacchi dei “Ragazzi della IIIC” ormai da tempo interviene via social con commenti politicamente scorretti che gli procurano il plauso di tante persone comuni, del popolo, e le ire dei benpensanti Soloni del buonismo. Dai microfoni de La Zanzara di Radio 24 Bracconieri è un fiume in piena sul censimento dei rom nei campi nomadi proposti dal ministro Salvini. I toni sono furibondi, ma il senso coglie esattamente lo spirito dei tempi.
Fuori anche quella gente, forza!
incarna appieno l’umore rabbioso della quasi totalità dei cittadini Italiani, fareste bene tutti a prenderlo in considerazione.
Molti di questi gitani saranno nati qui ma peressere cittadini italiani bisogna avrere gli antenati almeno al 1918 ( unità nazionale) entrambi cittadini italiani. per gli altri non basta un timbro di un funzionario, forse corrotto, per appellarsi cittadini. I rom sono purtroppo della nostra stirpe indoeuropea e vanno rispediti ai paesi d’origine, non li voglio come concittadini. ex carrista.
L’Unità secondo te è avvenuta nel 1918? Complimenti…