«Rom, ne abbiamo le palle piene. La gente è disperata»: Bracconeri, una furia

22 Giu 2018 13:26 - di Adriana De Conto

«C’è una guerra civile alle porte, la vogliono i sinistri. Voi non sapete il metro della gente. Ha paura di prendere l’autobus, di fare la spesa, di andare in discoteca. Andate a fare un giro a Centocelle, a San Basilio, al Quarticciolo. Col cavolo che torni a casa tranquillo. Non vi rendete conto che la gente si è rotta profondamente i cogl…. Se fermano Salvini, il vaso è colmo». Parole di Fabrizio Bracconeri, l’attore noto per essere stato il Bruno Sacchi dei  “Ragazzi della IIIC” ormai da tempo interviene via social con commenti politicamente scorretti che gli procurano il plauso di tante persone comuni, del popolo, e le ire dei benpensanti Soloni del buonismo. Dai microfoni de La Zanzara di Radio 24 Bracconieri è un fiume in piena sul censimento dei rom nei campi nomadi proposti dal ministro Salvini. I toni sono furibondi, ma il senso coglie esattamente lo spirito dei tempi.

«Molti rom non si vogliono integrare»

Anche sui flussi migratori Bracconeri applaude il ministro e lo dice senza reticenze e in maniera colorita,  fuori le righe, ma il senso è chiaro: «Fa bene a fermare le barche. State a rompe li cogl… con Minniti che ha fermato gli sbarchi, d’inverno non sbarca nessuno perché il mare è mosso. Adesso che il mare è piatto questi figli d’una mign… arrivano. Noi ci siamo rotti i cogl…. Abbiamo le palle piene. Noi chi? Gli italiani. La gente è disperata. Mio nonno si è fatto un mazzo così, arrivano questi e hanno tutti i diritti del caz…. Devono anna’ affan…! Tutti, tutti». Perde la bussola e tra un’esagerazione e l’altra tocca aspetti reali del fenomeno, aspetti che trovi nei ragionamenti di quei cittadini che sperimentano quotidianamente lo “stile” di vita di molti rom. Bracconeri è una furia: «Basta? Nemmeno per idea. I rom – continua – in Romania non li vogliono. Vanno cacciati. Io li voglio censire e le persone per bene vogliono farsi censire. Ma sti zingari tocca cacciarli perché gli zingari non vivono come te. Pensi di integrarli, ma questa è gente che non si vuole integrare. Perché vogliono vivere di espedienti. Hanno tutti tatuaggi che costano 100-200 euro. Ma come fanno?». E se mettono una moschea davanti a casa tua?, lo provoca il conduttore: «La bombardo coi prosciutti tutte le sere». Non è la prima volta che le sue parole gli procurano guai.  L’account Twitter di Fabrizio Bracconeri  è stato più volte sospeso, ma l’attore e conduttore non su ferma.

Commenti

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  • TonyHope 22 Giugno 2018

    Fuori anche quella gente, forza!

  • Laura Prosperini 22 Giugno 2018

    incarna appieno l’umore rabbioso della quasi totalità dei cittadini Italiani, fareste bene tutti a prenderlo in considerazione.

  • Massimilianodi SaintJust 22 Giugno 2018

    Molti di questi gitani saranno nati qui ma peressere cittadini italiani bisogna avrere gli antenati almeno al 1918 ( unità nazionale) entrambi cittadini italiani. per gli altri non basta un timbro di un funzionario, forse corrotto, per appellarsi cittadini. I rom sono purtroppo della nostra stirpe indoeuropea e vanno rispediti ai paesi d’origine, non li voglio come concittadini. ex carrista.

    • Gino 28 Giugno 2018

      L’Unità secondo te è avvenuta nel 1918? Complimenti…