Ora è in carcere: ma per 4, lunghi anni, ha abusato della nipote bambina
Aveva il volto rassicurante di uno zio di casa, e invece si è rivelato l’orco che per 4, lunghi anni, ha abusato della nipote a partire da quando la piccola aveva solo 9 anni. Anni di terrore. Di abusi, Di sopraffazioni e violenze fisiche e psicologiche. Quattro anni di orrore e di sgomento difficili anche da decodificare e di cui farsi una ragione. Quattro anni di soprusi sessuali inflitti alla nipotina all’epoca dei fatti una ragazzina di soli 9 anni, di cui ora l’orco di turno dovrà rispondere alle autorità.
L’orco in casa: ha abusato della nipote minorenne per 4 anni
Lo zio pedofilo alla resa dei conti: i carabinieri della Stazione di Latiano hanno eseguito un ordine di esecuzione per la carcerazione nei confronti di un 75enne del luogo, emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Lecce. L’uomo dovrà espiare la pena di 3 anni e 9 mesi di reclusione, per i reati di violenza sessuale commessi a Latiano dall’anno 2003 al 2007, nei confronti di una nipote all’epoca minorenne. Gli episodi hanno riguardato una bambina di 9 anni che all’epoca dei fatti frequentava la quarta elementare e sono andati avanti senza tregua per quattro anni. Un arco temporale infinito in cui la piccola ha dovuto subire le morbose attenzioni imposte dallo zio e, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, innumerevoli sarebbero stati gli episodi in cui l’uomo ne ha approfittato, almeno fino al 2007 quando la ragazza, divenuta più grande, ha compreso la gravità degli atti subiti dallo zio. Divenuta maggiorenne la vittima ha deciso di raccontare tutto ai genitori, denunciando poi il terribile pregresso ai carabinieri. Tratto in arresto ed espletate le formalità di rito, l’uomo è stato portato nella casa circondariale di Brindisi.
Solo 4 anni a questo essere ignobile…. Ci vogliono pene durissime. Stiamo parlando di un’infanzia violata e segnata…. Ma siamo Seri cambiate ste leggi! Ti auguro essere disgustoso che la legge del carcere ti punisca come meriti