Meloni: «Dal Consiglio Ue segnale di cambiamento, ma accordo insufficiente»

29 Giu 2018 11:19 - di Redazione

“È un segnale di grande cambiamento il  fatto che l’Italia, piuttosto che subire quello che le altre nazioni  europee impongono, si sia presentata con una sua proposta e abbia  costretto gli altri a parlare di una propria iniziativa. È un cambio  di passo grande del governo Conte“. Così a Sky TG24 Mattina  Giorgia Meloni, commentando l’accordo del Consiglio europeo sui migranti. “Per la soluzione del tema dei migranti – aggiunge però la leader di FdI – penso che la  proposta e quindi l’accordo sia insufficiente: i migranti  continueranno ad arrivare se non strappiamo all’Europa la  disponibilità ad andare a trattare con i governi libici per impedire  ai barconi di partire”.

Commenti

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  • Angela 30 Giugno 2018

    Io sarei cauta nell’esultare…troppe delusioni da Bruxelles

  • NOEURO 30 Giugno 2018

    La Meloncina deve smetterla di sostenere il P.U.D.E. (Partito unico dell’euro).

  • girolamo 30 Giugno 2018

    Quwesto argomento per l’Europa è una patata bollente difficile da digerire, ma l’importante per Noi è continuare ad insistere fino a quando capiranno che quello che chiediamo serve anche al Loro linteresse.

  • L'Italia non è piu' Credibile 30 Giugno 2018

    MACRON ha ribadito che sono i paesi di primo approdo, NON la Francia in quanto paese coperto dall’approdo in Italia piu’ vicino all’africa, a decidere se accogliere i clandestini con i centri di accoglienza.
    Ci hanno presi in giro. Conte non ha capito un c****
    Spero che SALVINI tenga duro chiudendo le porte e i porti all’immigrazione. Altrimenti meglio cominciare a sparare.

  • Brigante nero 30 Giugno 2018

    È stata ribadita l’autonomia degli stati membri della ue. Ora stop entrate di stranieri incontrollate.

  • Domenico Simone 29 Giugno 2018

    chiudere i porti e ripristinare le frontiere ai confini di stato con Francia e Austria.

  • Mari 29 Giugno 2018

    Da quanto ho potuto capire dalle notizie pubblicate da più siti, ora ogni Stato ha facoltà di scelta, anche di dire di no. Bene mi voglio augurare che si dica di NO. Del resto chiedere all’Europa di affrontare la questione clandestini in modo compatto era un obiettivo poco realistico: abbiamo visto le reazioni al caso Lifeline. Non li vuole nessuno. Applichiamo quanto accordato quindi e chiudiamo i nostri porti. Ora ne abbiamo diritto.