La “metastasi”, Salvini e i radical chic: fa discutere la vignetta del Fatto (foto)
Altra vignetta per Salvini, collezionista di offese multiformi, pronunciate, scritte, disegnate. In primis Vauro, poi l’Espresso – con la copertina “Uomini e No”, poi Repubblica con un Salvini intento fucilare in Africa un indigeno nel fiume. Quanta grazia.
Questa volta è Il Fatto Quotidiano in edicola mercoledì 27 giugno a prendere la parola – satiricamente parlando – con una prima pagina che reca un disegno di Mannelli: vediamo varie facce tutte raffiguranti Salvini a configurare tutti i “mali” di cui soffre il pianeta. Il tutto sotto un titolo “La metastasi”. Salvini è paragonato a un cancro declinato in vari modi: sotto ogni faccia di Salvini c’è un “male”, come si vede: la Lega, il M5s, poi il Pd, Forza Italia, nazifascisti, sovranità, affari e finanza, media, Intellighenzia, coglioni. Ma, attenzione. Sopra l‘Intellighenzia non c’è la faccia del ministro dell’Interno, bensì una faccia d’asino. La vignetta nel suo complesso è ricca di sfumature. Mannelli – tra i fondatori del Male e di altri periodici satirici, noto per avere lasciato Repubblica dopo ua lite furibonda con Scalfari- non è certo tenero con Salvini, tutt’altro, come dimostrano altre sue vignette. Ma il disegno umilia anche gli odiatori di Salvini, avvertendo che loro forse sono peggiori, tanto da raffigurarli con un asino. Solo l’intellighenzia di sinistra, i radical-chic per semplificare, sono peggio di Salvini (per chi non lo ama, naturalmente). Se non altro un pensiero più sfaccettato dei facili e violenti insulti riservati al capo della Lega, appunto, da illustri esponenti del mondo intellettuale di sinistra. Asini.
Repubblica sparirà come il pd, tranquilli. Un giornale che non si può riciclare neanche come carta igienica