La Lega insiste: «A Saviano togliamo anche la cittadinanza onoraria oltre alla scorta»
A poche ore da quella dichiarazione di Matteo Salvini sull’ipotesi di togliere la scorta a Roberto Saviano, a Torino qualcuno delle Lega rilancia e propone di revocargli anche la cittadinanza onoraria. In realtà il ministro dell’Interno Matteo Salvini, ad “Agorà“, su Rai Tre, aveva dichiarato di voler soltanto prendere in considerazione la possibilità di togliere la scorta allo scrittore ma senza passare ad alcuna conclusione. «Saranno le istituzioni competenti a valutare se corra qualche rischio, anche perché mi pare che passi molto tempo all’estero. Valuteranno come si spendono i soldi degli italiani», aveva detto Salvini.
In Piemonte, però, sono già avanti quelli della Lega: «Oltre la scorta togliamo a Saviano la cittadinanza torinese», è la richiesta del capogruppo e segretario torinese della Lega Fabrizio Ricca, firmatario di una mozione in consiglio comunale per la revoca di quella onoreficenza attribuita dalla giunta grillina il 3 marzo del 2008. «Saviano – scrice Ricca nella mozione – nonostante sia venuto a Torino varie volte in questi anni non si è mai presentato a ricevere il riconoscimento e non ha neppure mai espresso la volontà di venire nel capoluogo piemontese a ritirarla. Inoltre vorrei ricordare che nel settembre del 2017 Roberto Saviano è stato condannato in terzo grado di giudizio dalla Corte di Cassazione per plagio: colpevole di aver copiato tre articoli nel sul libro “Gomorra”. Quindi, vista la sentenza, si indeboliscono le motivazioni per cui è stata conferita la cittadinanza. Come è già avvenuto in passato per altri casi, la Città di Torino può benissimo revocare la cittadinanza onoraria a Roberto Saviano», conclude Ricca.
Per le scemate ke dice questo Saviano para culo della Sinistra bisogna revocargli anche la cittadinanza italiana e mandarlo a pulire cessi in Africa. Mi dispiace ma ad unam**** simile é un peccato che non ci abbia pensato la…gomorra !
Giusto, poi c’è il rischio che chieda la pensione però.