Israele, arresti tra i palestinesi. E sta per partire una campagna militare
Sono venti i palestinesi arrestati, tra cui un minorenne, dalle forze della sicurezza israeliana che hanno condotto nella notte una serie di raid in Cisgiordania e a Gerusalemme est. Lo ha reso noto la Società dei prigionieri palestinesi citata dall’agenzia di stampa Wafa. Nel dettaglio, cinque palestinesi, tra cui un ragazzo di 14 anni e suo fratello, sono stati arrestati a Betlemme, nel quartiere di al-Karkafeh a sud della Cisgiordania. Un altro palestinese è stato arrestato in un raid condotto prima dell’alba nella città di Beit Fajjar, a sud di Betlemme. Le forze israeliane hanno anche condotto un raid nella città di Beit Ummar, a nord di Hebron, arrestando due palestinesi. Inoltre altri quattro, tra cui due fratelli, sono stati arrestati in raid simili condotti a Hebron, in Cisgiordania. Un raid è stato anche condotto nel villaggio di al-Lubban al-Sharqiyyah, a sud di Nablus, dove sono stati arrestati due palestinesi. La Società dei prigionieri palestinesi ha aggiunto che a Nablus, nel nord della Cisgiordania, sono stati condotti altri tre arresti. A Gerusalemme est la polizia israeliana ha invece arrestato l’analista e commentatore politico Rasem Obeidat, 60 anni, prelevato dalla sua abitazione nel quartiere di Jabal al-Mukabber. È stato anche arrestato Abdullah Kiswani, leader del Mount of Olives Club ed ex membro dell’Associazione calcistica palestinese. La Società dei prigionieri palestinesi conclude affermando che anche un altro palestinese è stato arrestato a Gerusalemme Est. Intanto si apprene che Israele darà il via a una “vasta campagna militare nella Striscia di Gaza nei prossimi mesi”. È quanto ha annunciato il ministro della Sicurezza pubblica israeliano, Gilad Erdan, sottolineando in un’intervista alla radio dell’esercito che “la forza di deterrenza israeliana non indietreggerà di fronte ad Hamas“. Erdan ha sottolineato che il movimento di resistenza islamico “sa molto bene il prezzo che pagherà”, aggiungendo che “non si possono ignorare gli ultimi quattro anni, caratterizzati da una calma relativa e che hanno portato alla prosperità e allo sviluppo delle aree israeliane attorno alla Striscia di Gaza”. Negli ultimi due mesi, i palestinesi della Striscia di Gaza hanno lanciato centinaia di aquiloni incendiari verso il sud d’Israele, causando roghi che hanno dato alle fiamme decine di metri quadrati di terreni agricoli e boschivi.