Ischia, 40enne si barrica al castello Aragonese: «Mi faccio esplodere»
Ha cercato di farsi esplodere all’interno del Castello Aragonese, l’uomo con gravi problemi psichiatrici che ha tenuto in scacco per tutta la notte le forze dell’ordine e gettato nel panico turisti e abitanti del borgo di Ischia Ponte. Come ricostruisce il Messaggero, immobilizzato e tratto in arresto a seguito dell’irruzione dei carabinieri – tre i militari rimasti feriti nel corso dell’operazione – l’uomo è stato prima sedato al pronto soccorso dell’ospedale Rizzoli e poi rinchiuso in cella di isolamento nel carcere di Poggioreale, con l’accusa – tra le altre – di aver tentato di provocare una strage.
La vicenda
Tutto è iniziato nella tarda serata di domenica, quando Almerico Calise, 40enne ischitano da anni in cura al centro di igiene mentale e già arrestato due volte in precedenza per tentato omicidio (prima per aver ferito una persona con una katana e poi per aver cercato di appiccare il fuoco con della benzina al titolare di un negozio a Ischia Ponte), ha caricato a bordo di una Smart due bombole di gas e si è introdotto all’interno del Castello Aragonese, rischiando tra l’altro di travolgere i passanti lungo il pontile di accesso. L’uomo ha bloccato con l’autovettura l’ingresso al Castello e poi si è barricato in un locale, urlando che si sarebbe fatto saltare in aria.
Feriti tre carabinieri
La trattativa con i carabinieri, riporta ancora il Messaggero, è andata avanti per ore nel corso della notte, mentre all’esterno si rafforzava la cintura di sicurezza formata da carabinieri, polizia, vigili del fuoco ed ambulanze del 118. La situazione è andata peggiorando col passare delle ore e il comandante Centrella ha ordinato ai suoi l’irruzione. Calise si è rifugiato a quel punto nella Smart con una bombola e ha tentato l’estremo e disperato gesto di farsi saltare in aria nel corridoio d’accesso del Castello, ma i carabinieri sono stati più veloci e, dopo aver fracassato i vetri e la tettoia della Smart, lo hanno catturato. Nell’operazione sono rimasti feriti il luogotenente Michele Cimmino, il maresciallo Sergio De Luca e un brigadiere dell’Arma.