Il vino? Winedo, una start up made in Italy, insegna online a degustarlo

19 Giu 2018 16:16 - di Gigliola Bardi

Non più solo blasonati corsi da sommelier. La cultura del vino si fa democratica e accessibile a tutti, sfruttando le potenzialità del web. È l’idea alla base di Winedo, un innovativo progetto di «alfabetizzazione al buon bere» nato dall’intuizione di due trentenni italiani, Lorenzo Contini e Fabio Pisi Vitigliano, che, dopo aver conseguito un Mba all’Ie school business di Madrid, hanno fatto della loro passione un lavoro. E un modo per far emergere e sostenere le eccellenze di nicchia del vino made in Italy di qualità.

«Il nostro obiettivo è diffondere la cultura del vino nella vita quotidiana, attraverso un percorso di conoscenza e racconto che ne sveli i segreti, rendendo così ogni bicchiere un’esperienza consapevole», spiega Contini, amministratore unico di Winedo, svelando che «con un’accurata ricerca, scopriamo ogni giorno eccellenze produttive italiane poco conosciute e spesso difficili da raggiungere. Offriamo l’opportunità di entrare in contatto con grandi vini e storie di piccoli produttori, veri e propri artigiani del vino, per un’esperienza sensoriale al giusto valore».

La funzione di base di Winedo è quella di piattaforma di vendita online del vino. A differenza di un normale “negozio virtuale”, però, il sito propone anche un articolato percorso di formazione, che guida il cliente alla scoperta del mondo dell’enelogia attraverso “Edo”, un corso di avvicinamento e degustazione del vino basato su livelli. E poiché Winedo acquista solo vini che superano un’attenta selezione e racconta sia la storia del prodotto che del produttore, valorizzandone la passione, il talento e il territorio, il progetto finisce per connotarsi come un alleato della cultura del buon bere italiano e delle eccellenze espresse dal nostro Paese.

L’attività di Winedo, però, non si limita al mondo virtuale. La Winedo Academy svolge, infatti, corsi di degustazione per appassionati a Roma e a Milano, dando vita a connubi culturali inediti: nella Capitale questa scuola del buon bere collabora stabilmente con Musia, uno spazio per l’arte contemporanea nel cuore di Roma, animando originali serate in cui arte e vino sono due elementi di un’unica esperienza sensoriale e culturale.

 

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