Il Viminale potrebbe togliere la scorta a Saviano. L’ira della Boldrini e del Pd (video)

21 Giu 2018 13:22 - di Viola Longo
Saviano inedito

«È l’ultimo dei miei problemi, gli mando un bacione se in questo momento ci sta guardando». Matteo Salvini ha liquidato così, ospite di Agorà su Rai 3, le polemiche intorno alla sua presunta volontà di ritirare la scorta a Roberto Saviano, aggiungendo però che, come per tutti i casi del genere, «saranno le istituzioni competenti a valutare se corra qualche rischio, anche perché mi pare che passi molto tempo all’estero». «È una persona che mi provoca tanta tenerezza e tanto affetto, ma è giusto valutare come gli italiani spendono i loro soldi», ha aggiunto il ministro dell’Interno, al quale era stata mostrata una clip in cui lo stesso Saviano rispolverava un post di quasi un anno fa, in cui l’allora leader leghista auspicava la sospensione della scorta allo scrittore.

Nonostante il rimando alle «istituzioni competenti», le affermazioni di Salvini sono state utilizzate dalla sinistra per sollevare un nuovo polverone. «Minacce inaccettabili per un uomo che ha contribuito a far luce su un sistema criminale pervasivo e pericoloso. Salvini continua ad interpretare il ruolo di ministro in modo arrogante e per le sue campagne personali», ha tuonato il vicepresidente della Camera, il Pd Ettore Rosato, mentre per Roberto Speranza di Leu, che ha espresso solidarietà a Saviano, «la minaccia di togliere la scorta a un simbolo anticamorra ha il profumo di ritorsione. E per questo è inaccettabile». Dichiarazioni cui si sono accodati, tra gli altri, Pina Picierno e Alessia Rotta, anche loro del Pd, e Manfred Schullian del Gruppo misto. Immancabile poi un tweet di Laura Boldrini: «#Salvini combatta la mafia, non chi la denuncia e la sfida apertamente come fa da anni @robertosaviano. Mettere in discussione la scorta a una persona minacciata dalla criminalità organizzata è il contrario di quello che dovrebbe fare un ministro dell’Interno. #RespingiamoSalvini», ha cinguettato la deputata di Liberi e Uguali.

A ricordare, invece, che si tratta dell’ennesima polemica sul nulla è stato il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo. «Nessuna minaccia da parte del ministro dell’Interno, il quale – ha sottolineato il senatore del Carroccio – ha semplicemente affermato che saranno le istituzioni competenti a valutare se Saviano corra qualche rischio. Ed è proprio compito delle istituzioni verificare in maniera approfondita il modo in cui vengono spesi i soldi dei cittadini». «Non accettiamo che le dichiarazioni di Matteo Salvini vengano distorte o volutamente fraintese al solo fine di dare vita a una nuova polemica sterile e strumentale da parte del Partito Democratico», ha proseguito Romeo, mentre a stretto giro su Facebook è stato lo stesso Salvini a tornare sul tema. «Saviano? Figuratevi se mi interessa quello che fa Saviano, non sono io a decidere sulle scorte, ci sono organismi preposti. Continui a pontificare, lui è l’ultimo dei miei problemi», ha scritto il ministro dell’Interno, aggiungendo che «io voglio combattere la mafia e la camorra davvero».

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Commenti

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  • Mario 22 Giugno 2018

    Ma davvero qualcuno crede che le scorte servano a difendere ???? Ma fatemi il piacere!!!! Il Gen Dalla Chiesa, Borsellino, Mattarella, e tutti gli altri hanno avuto qualche difesa ???? LA mafia è una organizzazione criminale che se ne strafrega delle scorte!! Quindi impieghiamo meglio i denari e riduciamo questi inutili sperperi per persone che manco stanno in Itali e oltretutto insultano pesantemente un ministro che, piaccia o no, rappresenta milioni di Italiani…. Questo vale anche per quel mentecatto di Macron.

  • Franco Reggiani 22 Giugno 2018

    Nell’ottobre 2009 il capo della Squadra Mobile di Napoli Vittorio Pisani ha messo in dubbio la necessità della scorta per proteggere Roberto Saviano sostenendo che non vi erano riscontri alle minacce di morte. Nel 2004 il sito internet Carmilla Online organizzò una raccolta di firme di solidarietà per l’ex terrorista dei PAC Cesare Battisti, poi rifugiatosi in Francia e in Brasile e divenuto scrittore, coinvolgendo oltre 1.500 firmatari nel panorama politico-culturale di Francia e Italia, tra cui Saviano…

  • Leonardo Corso 22 Giugno 2018

    Be questo signore non vive nemmeno in italia , forse invece di fare lo scrittore dovrebbe rompersi la schiena in camoagna a lavorare la terra. cosi non ha bisogno di scorta, la polizia serve per mandare via gli africani delinguenti, non per saviano

  • Emilio Valli 22 Giugno 2018

    La liberta di opinione deve essere difesa e levare la scorta a Saviano da un segnale sbagliato alle persone sbagliate. In gergo si chiama “pizzino” credo. Per un Ministro dell’Interno della Republica e un gesto molto azzardato. Qualunque siano le intenzioni gli effetti potrebbero indesiderati.

    • Emilio Valli 22 Giugno 2018

      Corringendum: Repubblica
      ”gli effetti potrebbero indesiderati” leggere

  • Gio 21 Giugno 2018

    cos’è, i vip di sinistra hanno paura a condurre una vita “normale” come tutti ? Che anche loro provino l’ebbrezza di essere sottoposti al pericolo giornaliero rappresentato da delinquenti, immigrati e zingari… che la boldrini giri da sola come fanno tutte le madri di famiglia, e se dovesse essere importunata (o peggio) da qualche immigrato… pazienza, ce ne faremo una ragione

  • riccardo cricelli 21 Giugno 2018

    Certamente e’ una scorta inutile, Le sue dihiarazioni da come mi risulta poco hanno fatto per chiarire i concetti e i misteri tra stato e mafia, la scorta assegnatagli, dovrebbe funzionare solo in italia e non per 11 mesi all’anno in california, inclese spese di albergo e altro, per questo ritengo che sia doveroso per chi di competenza annullare tale scorta.

  • Claudio Mannatrizio 21 Giugno 2018

    Come sempre, ‘la speranza è l’ultima a morire’.