Il sosia di Kim Jong-un arriva a Singapore e viene subito arrestato
Il sosia di Kim Jong-un sbarca a Singapore e viene arrestato. Howard X, sedicente produttore musicale noto anche come Kim Jong Um, è sbarcato in vista del meeting in programma il 12 giugno tra il leader nordcoreano e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. “Quando sono arrivato alle 3.30 del mattino a Singapore – scrive il sosia di Kim su Facebook – c’era un agente ad aspettarmi. Mi ha chiesto se fossi l’imitatore di Kim Jong-un, io ho detto che sono un produttore musicale (ed è la verità)”. “Quindi – prosegue – sono stato condotto in una stanza, trattenuto e interrogato per due ore”. Il programma di Howard X prevedeva, inizialmente, uno show con Dennis Alan, sosia-imitatore di Trump. Le autorità di Singapore non hanno impedito l’ingresso del doppione di Kim nel paese ma gli hanno ordinato di non avvicinarsi alle aree interessate dal summit. L’impresa più recente di Howard X alias Kim risale alle Olimpiadi invernali di Pyeongchang: a febbraio, il sosia è entrato nel palazzetto dove era in corso un match di hockey e ha salutato calorosamente le cheerleader nordcoreane, a dir poco sorprese dall’inattesa apparizione. Alla fine, a Singapore, Howard X e il suo collega hanno raggiunto l’obiettivo auspicato. I finti Kim e Trump hanno passeggiato insieme, mano nella mano, posando per i selfie con i passanti e rispondendo anche alle domande dei cronisti. “Mi piacerebbe dire a Kim Jong-un di utilizzare questo storico summit per contribuire a rendere il mondo un luogo più sicuro per tutti i paesi e tutte le persone”, ha detto il sosia di Trump. Intanto il vero Kim Jong-un è atteso domenica a Singapore. Il leader nordcoreano, secondo l’agenzia sudcoreana Yohnap, dovrebbe arrivare 48 ore prima del summit in programma il 12 giugno. Il presidente degli Stati Uniti, da oggi impegnato nel G7, dovrebbe lasciare il vertice canadese nella mattinata di sabato per partire alla volta di Singapore.