Grillo: sinistra frou frou invoca jella sull’Italia. Amendola campa sul gioco d’azzardo (video)
Prima l’attacco a una sinistra sbandata e depressa in crisi d’identità. Poi la stilettata a Claudio Amendola, infine la bordata allo scrittore radical chic Claudio Albinati, uno dei tanti pseudointelettuali che predicano buonismo e grondano ipocrisia a secchiate. Ne ha per tutti Beppe Grillo che, sul suo blog, scrive un lungo, ironico, caustico post riflettendo sul tracollo elettorale del Pd alle amministrative appena concluse con una cocente sconfitta a sinistra e sul codazzo di intellettuali, attori e guitti sempre pronti a starnazzare conformismo e a mettersi in fila per due.
«Riconosco che la parte del leone, nel togliere di mezzo il Pd dai Comuni di quasi tutto il paese – concede Grillo – non è stata nostra, non è una vittoria del MoVimento. Questa constatazione paradossalmente solleva un po’. Perché la rabbia disperata dei sodali dell’intellighenzia piddina è davvero impressionante».
«Il livor furioso che si è scatenato nei cervelli che fiancheggiano la sinistra sta tracimando – per il garante del M5S – oltre ogni ragionevolezza. Sono talmente arrabbiati che pregano per le disgrazie, le invocano, tifano per le buche a Roma e guardano al mondo con la stessa fregola degli appassionati di B Movie Horror. Roba che indurrebbe alla scaramanzia persino l’aspirapolvere per il popcorn. Quale cortocircuito cerebrale li ha trascinati dalla fantasia di “stare a guardare con il popcorn” alla rabbia cieca, così, all’unisono? Fosse possibile restituirgli Imola, quasi quasi…», ironizza Grillo richiamando la vittoria dei 5 Stelle nel comune della città metropolitana di Bologna perso dalla sinistra dopo 73 anni di incontrastato potere amministrativo.
«Sarà forse per via della decidofobia, la fobia per le decisioni; quella stessa paura che ha tenuto il paese nel limbo di una rovinosa adolescenza geriatrica agli ordini dei banchieri riducendoci ad una enorme bisca che la loro rabbia esplode così furiosa?», si domanda Grillo.
Quindi aggiunge: «gli intellettuali della sinistra mostrano i canini e ringhiano che siamo fascisti, hanno perso qualunque forma di contegno e questo non è bello. Macron ci insulta pure lui e tutti quanti confidano nelle differenze fra noi e la Lega, perché sono come fantasmi che non riescono a toccare palla nel mondo reale».
«Non gli resta che sfogarsi e invocare disgrazie, come quel premio Strega che si augurava morisse un bambino sull’Aquarius», tuona Grillo facendo riferimento allo scrittore premio Strega, Edoardo Albinati.
«Credevo fosse soltanto un brutto scherzo del web – scrive ancora il garante del M5S – ma dopo neppure 10 giorni richiamando si stanno albinatizzando tutti quanti, una trasformazione che fa pensare più al finale di mezzogiorno e mezzo di fuoco che ad un paese ed un partito democratico».
Poi l’attacco ad Amendola che qualche giorno fa aveva detto di non voler vivere «in un paese che chiude i porti»: «Gente che campa pubblicizzando il gioco d’azzardo augura a noi ogni male possibile – fa notare Grillo – non vogliono vivere in un paese con i porti chiusi (forse temono qualche bisca di stato in meno)».
«Uomini della sinistra frou frou ricomponetevi – ironizza il garante del M5S – e rilasciate l’Italia senza condizioni, mi appello a quel briciolo di “essere nel mondo” che dovrebbe riuscire a muovervi a più miti contegni. In alcuni paesi si sta pensando a sostituire il voto con il sorteggio, come per le giurie popolari nei tribunali anglosassoni».
«A vedervi in questo stato, oltre a ricordarvi nelle mie preghiere, sento di dover fare qualcosa per la vostra terrenità. Iniziate dunque a sorteggiarvi fra di voi e costruite un’assemblea rinnovata perché possiate trovarvi consiglio e rifugio. Vedervi vagare senza meta attraverso i problemi del paese senza più Comunindisposti ad accogliervi non è bene e non può finire bene», conclude Grillo.