Governo, Meloni: «Contraddizioni nel centrodestra? FdI sempre coerente»

4 Giu 2018 20:00 - di Federica Parbuoni

«Salvini ha dovuto fare diversi passi indietro, speriamo di poterlo aiutare a difendere determinate idee anche nell’attività di governo». Impegnata in un tour elettorale in Veneto, Giorgia Meloni è tornata sul tema del governo: sulle ricadute che ha per il centrodestra e su quanto la presenza della Lega nell’esecutivo possa garantire la tutela dei valori finora incarnati dalla coalizione. Meloni non ha nascosto le criticità, prima fra tutte il fatto che il premier sia stato indicato dai Cinquestelle, che sono «maggioritari nei numeri». «Vedremo se lo saranno anche nelle idee», ha proseguito la leader di FdI, tendendo una mano alla delegazione leghista a Palazzo Chigi.

Meloni non ha nascosto l’esistenza di una «contraddizione» all’interno del centrodestra rispetto all’atteggiamento da tenere nei confronti dell’esecutivo, ma – ha rivendicato – questa non può essere imputata a Fratelli d’Italia, che «come si sa è l’unico partito del centrodestra che non ha mai fatto scappatelle». «Non siamo andati col Pd ai tempi, quando ci andò Berlusconi, non siamo andati adesso col M5S, quando ci va Salvini». «Rimaniamo a presidiare i valori che sono maggioritari tra gli italiani, come hanno dimostrato le elezioni del 4 marzo e le elezioni successive e come dimostreranno anche le elezioni del prossimo 10 giugno, qui a Treviso e non solo». «Noi lavoriamo per far crescere quelle idee e continuare a rappresentarle», ha sottolineato Meloni, ribadendo ancora che, alla luce dei risultati elettorali, la guida dell’esecutivo sarebbe spettata alla coalizione di centrodestra.

Allo stato attuale, comunque, restano sul tavolo i valori e i programmi comuni e il modo in cui eventualmente i leghisti riusciranno a declinarli in azioni di governo. Una questione che Meloni ha affrontato parlando dei due temi che maggiormente tengono banco in queste ore: immigrazione e famiglia. Per debellare l’immigrazione clandestina bisogna fare «accordi con i Paesi di origine», ha ricordato la leader di FdI, aggiungendo che «noi non dobbiamo dimenticare che la quasi totalità delle nazioni dalle quali questa gente scappa prende fondi dall’Unione europea». «Io credo che si debba andare in Europa e rinegoziare il fatto che questi fondi si possano trasferire solo se queste nazioni fanno una politica seria per impedire i flussi di immigrazione clandestina. Penso – ha precisato – che si possa rafforzare la cooperazione internazionale allo sviluppo per avere collaborazione da parte delle nazioni dalle quali queste persone scappano».

Quanto al tema della famiglia, dopo gli attacchi al ministro Lorenzo Fontana, Meloni ha ricordato che il faro resta la Costituzione, che «tutela le famiglie come nucleo della società fondato sul matrimonio». «Secondo me, non c’è da mettere in discussione l’attuale stato legislativo, c’è da chiarire alcune cose. C’è da valorizzare la famiglia, il diritto alla genitorialità, il diritto alla natalità, con proposte che Fratelli d’Italia ha fatto ampiamente. Dall’altra parte – ha sottolineato Meloni – c’è da chiarire un principio: lo Stato difende sempre il più debole e il grande tema rimasto irrisolto è quello delle adozioni da parte delle coppie omosessuali». «Nel tema dell’adozione il più debole non è la coppia omosessuale, che può legittimamente aspirare alla genitorialità, il più debole è il bambino e lo Stato – ha sottolineato ancora Meloni – si occupa del diritto di un bambino ad avere un padre e una madre». «Quindi, siccome le leggi lasciano il tema irrisolto e la magistratura pensa di dover risolvere il problema facendo cose che la politica aveva deciso di non fare, secondo me nella legge questo andrebbe spiegato meglio», ha proseguito Meloni, chiarendo che «io sono per mettere in Costituzione il principio che si può adottare un bambino se quel bambino avrà un padre e una madre». «E Fratelli d’Italia – ha poi aggiunto – propone di rendere l’utero in affitto reato universale, cioè perseguibile in Italia anche se commesso all’estero: non è modernità comprare un figlio strappandolo dal grembo materno perché una signora ha bisogno di soldi».

Commenti

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  • leonardo rocco tauro 6 Giugno 2018

    Ottimo l intervento della presidente on. le Giorgia Meloni. Fratelli d’Italia sta dimostrando in questa fase confusa e convulsa, maturità e saggezza, ad altri sconosciute.

  • Aldo Barbaro 6 Giugno 2018

    A qualunque costo alcuni principi vanno fatti rispettare: amor di Patria,Famiglia,coerenza!

  • Filippo Treffiletti 5 Giugno 2018

    On. Meloni sono un “ragazzo” del 1928 e secondo lei posso essere favorevole alle nozze di persone dello stesso stesso? Mi perdoni lo sfogo, grazie.

  • Laura Prosperini 4 Giugno 2018

    On.le Meloni,
    purtroppo, invece, è modernità acquistare un essere umano piccolino (a volte piccolissimo) strappandolo, per necessità, ai veri ed unici genitori.
    E’ un abominio ma oggi, lei lo sa, il danaro può tutto.
    Mi aspetto il diritto a comprare e vendere altre parti del corpo a favore di ricchi malati.
    Mi attendo un alleggerimento sulla pedofilia per coloro che potranno permetterselo economicamente etc. etc.
    I nostri valori fanno fatica ad essere solo compresi (dalle nuove generazioni lasciate troppo spesso a giocare con l’i-phone) figuriamoci ad essere difesi, non se ne parla proprio, figuaroci, ad essere presi come paradigma di un più sensato modus vivendi.