Berlusconi, telefonate a raffica: «Basta pessimismo, più spazio ai giovani»

26 Giu 2018 9:41 - di Franco Bianchini

Una telefonata dopo l’altra con i vertici di Forza Italia, a partire dai capigruppo Annamaria Bernini e Mariastella Gelmini. L’obiettivo di Silvio Berlusconi: rilanciare il partito partendo da presupposti precisi. La strada della coalizione è quella da percorrere, tante sono le città e le Regioni governate dal centrodestra, ma va messa a punto una strategia sull’azione e sull’esecutivo Lega-M5S, considerando la presenza di Matteo Salvini e dei ministri del Carroccio. Alle elezioni Forza Italia è stata determinante in ogni Comune dove l’alleanza con Lega e Fratelli d’Italia ha vinto. Ma non basta, perché – sostiene Berlusconi – il partito va “rivoluzionato”. Basta con il pessimismo e con il “rompete le righe”.
Al Centrosud – È soprattutto fra i dirigenti e coordinatori del Centrosud che spira un ritrovato orgoglio di casacca. «Toti – dice all’AdnKronos Francesco Scoma, vicecoordinatore in Sicilia – dovrebbe aspettare un attimo. E ricordare che non c’è solo il centro-nord, dove la forza della Lega si fa sentire, ma anche un centro-sud dove invece la Lega – scandisce – non esiste. E il centrodestra si regge sulla nostra presenza». Scoma fa il caso della Sicilia: «A Catania la Lega ha preso il 2% mentre Forza Italia, da sola o con liste civiche collegate, è al 18%».
Rinnovamento – I vertici del partito da Roma in giù non ci stanno affatto a considerare segnato il proprio destino. E dalla Sicilia, passando per la Puglia e la Campania, rintuzzano le suggestioni di un’Opa leghista su Forza Italia. Detto questo, si fa trasversale e condivisa l’attesa per un rinnovamento dell’organizzazione interna, giudicata da molti essenziale, e che era stata prefigurata da Annagrazia Calabria in un’intervista al Corriere della sera il 10 giugno scorso.
Salto generazionale – L’idea di base che si fa strada sembra essere quella di fare il salto generazionale, in favore di figure di sintesi, ferma restando l’imprescindibilità del fondatore. Secondo le indiscrezioni, quello che viene detto a mezza bocca è che – senza nulla togliere a personalità con validissime esperienze magari manageriali (Galliani) – è arrivato il momento di voltare pagine e cambiare volti. Un giovane senatore come Marco Siclari non ha escluso una sorta di autoconvocazione spontanea dei nuovi eletti Forza Italia. Senza rottamare.

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