Berlusconi: “La politica in Europa non si può ridurre a battere i pugni sul tavolo”

29 Giu 2018 17:25 - di Angelica Orlandi

Battere i pugni sul tavolo, respingere gli attacchi di Macron, orgoglio nazionale. Tutto bene, ma attenzione. Silvio Berlusconi non è tenero. Parla a tutto campo del governo, del Consiglio Ue da poco concluso e delle scelte future dell’Europa e dell’Italia sul tema migratorio. In una lunga lettera inviata al Corriere, ha scritto.In questi giorni – scrive il leader di Forza Italia – capiremo se vi sia ancora una speranza per la nostra idea di Europa, oppure se l’Europa degli egoismi nazionali, delle burocrazie ottuse, delle regole scritte nell’interesse di pochi abbia definitivamente prevalso. In questo caso, temo che la costruzione europea non abbia un futuro”. A far tornare l’Ue sulle rotaie del progetto originario, dice il Cav, deve essere “la capacità dell’Europa di dare una risposta unita e solidale a un dramma epocale come le migrazioni”, ed è questa capacità che “definirà l’avvenire del sogno europeo”. “Le migrazioni – aggiunge Berlusconi  – sono una questione europea per eccellenza, perché nessun migrante dalle coste libiche si imbarca su un canotto per raggiungere Lampedusa, o fermarsi in Sicilia, o nel sud Italia: la loro meta è il cuore dell’ Europa”.

“Solo il centrodestra riuscì ad azzerare gli sbarchi”

Berlusconi ha rivendicato che “l’ultimo governo italiano ad affrontare questo problema in modo adeguato fu il nostro, che riuscì praticamente ad azzerare gli sbarchi tramite accordi con i Paesi della sponda sud del Mediterraneo”; ha addebitato la situazione emergenziale di alla “debolezza della posizione italiana, negli anni dei governi della sinistra”, che ha costretto il nostro Paese a diventare “il ventre molle d’ Europa, e a doversi far carico da solo dell’ emergenza migratoria, in nome di una retorica dell’accoglienza tanto astratta quanto pericolosa”. Forza Italia pertanto –spiega Berlusconi intervenendo poi dopo la fine del summit di Bruxelles- sarà “sempre pronta in Parlamento ad appoggiare quelle decisioni volte a chiedere e ottenere che l’Europa sia finalmente solidale”. Per Berlusconi è sacrosanto “respingere al mittente con forza gli inaccettabili giudizi sulla nostra Patria, a maggior ragione se espressi da nazioni come la Francia, che ha gravissime responsabilità nell’ aver determinato la tragedia libica, e quindi il riesplodere dell’ emergenza immigrazione”. Ma, ammonisce il Cav, “se può essere giusto battere i pugni sul tavolo, anche a difesa della dignità nazionale, la politica estera del nostro Paese non può ridursi ad un’ esibizione muscolare che non saremmo neppure in grado di sostenere”.

Poi un messaggio a chi guarda a Orban e Visegrad come alleati in Ue: “Non tutti coloro che sembrano difendere i nostri stessi principi sono in realtà nostri alleati. Sarebbe ingenuo – dice Berlusconi – per esempio pensare che possano esserlo, su questo tema, i paesi del gruppo di Visegrad, o la Csu tedesca, che hanno per obbiettivo non la difesa delle frontiere europee, ma quella delle loro frontiere nazionali. Questo significherebbe rimandare i migranti, nella maggior parte dei casi, proprio in Italia”. “Ci aspettiamo – conclude il leader di Forza Italia – che le classi dirigenti europee si dimostrino lungimiranti e che il governo italiano sappia sollecitarne il senso di responsabilità con grande dignità e senza inutili contrapposizioni”. E poi si augura che “il Governo sia davvero in grado di tutelare le nostre ragioni e i nostri legittimi interessi. Sono le ragioni e gli interessi di un’ Italia che non può fare a meno dell’ Europa, e di un Europa che non può fare a meno dell’ Italia”.

Commenti

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  • Pino1° 30 Giugno 2018

    Berlusca…… per favore lascia stare……… ti casca la pelle da tutte le parti……. stai sereno
    nel tramonto del tuo dì e….. fallo anche per noi.. per pietà, per favore,
    per quello chè tè pare………., fatte ricordà per el pelo, ………non per la lisca !!!!!