Barbara D’Urso al Gay village sfotte il ministro Fontana: “Come mai non c’è?” (video)
Al via l’undicesima edizione del Padova Pride Village, nei padiglioni della Fiera di Padova. Oltre 8.000 persone ieri sera all’apertura dell’appuntamento estivo dedicato all’orgoglio omosessuale con l’ormai famoso acronimo LGBT. A tenere a battesimo il Festival Barbara D’Urso e Cristiano Malgioglio. La conduttrice Mediaset ha ironizzato su governo e in particolare contro il ministro della famiglia, colpevole di avere detto che una famiglia deve essere formata da un padre e una madr). «Ma il ministro Fontana non c’è? Lo vogliamo su questo palco», ha detto al pubblico la conduttrice di Canale 5.
Il deputato Pd sul palco con Barbara D’Urso: tutti contro Fontana
Alessandro Zan, esponente del Pd e attivista organizzatore del Festival, ha tenuto il suo sermone in favore dell’orgoglio gay, contro il governo e in particolare contro il ministro della Lega.«Quando un politico offende le persone Lgbti, questo ha ripercussioni pesanti sulla società – ha detto il parlamentere Dem – ci può essere chi trasforma quel messaggio in violenza contro le persone gay. Se il ministro Fontana dice che non esistiamo, che il nostro amore non esiste, noi rispondiamo a gran voce e senza arretrare: caro ministro Fontana finché ci sarà gente come te che nega la nostra libertà e il nostro progetto di vita, saremo qui a ricordartelo e saremo qui a lottare».
Finché sarete lì a lottare e a tentare di frocizzare la società ci sarà gente che negherà il vostro progetto di vita. Vediamo chi vince! Attenti che basta che le multinazionali dell’industria, della comunicazione e dello spettacolo, o i gruppi femministoidi e di sinistra non vedano più vantaggi a usarvi come fantocci divertenti e attirabuonisti e vi ritroverete di nuovo soli; poi saranno cavoletti amari…
Bravo Confalonieri e Berlusconi tenetevi ancora questi provocatori non avete una visione etica della vita per questo state scomparendo come partito, con ritardo ma lo vanno capendo!
Barbara D’ Urso chi?…..
Deriva morale e sfascio delle coscienze e della società pubblicizzata con orgoglio ed insolenza. Non posso che porvare sdegno e vergogna, al più commiserazione.