Urla e bastonate: la tortura quotidiana di una 75enne nelle grinfie di 2 badanti crudeli
Urla, botte, insulti e minacce: umiliavano psicologicamente e mortificavano fisicamente la povera anziana che, invece, avrebbero dovuto accudire. Urla, botte, insulti e minacce: una quotidianità di terrore e soprusi, quella a cui sembrava condannata una 75enne di Trapani se non fossero intervenute le forze dell’ordine a salvarla da quelle due badanti crudeli diventate delle aguzzine senza pietà in servizio effettivo e permanente.
Trapani, badanti crudeli in cella con l’accusa di tortura
Ora dovranno rispondere del reato di tortura le due badanti trapanesi arrestate lo scorso 9 marzo dalla Polizia di Stato in flagranza di reato, proprio mentre maltrattavano un’anziana di 75 anni, che avrebbero dovuto accudire. Come accadeva sempre in quelle interminabili giornate della povera signora, costretta a subire le angherie inflitte da chi avrebbe dovuto invece aiutarla a vivere meglio. Una prigioniera in casa propria, la 75enne, costretta a subire maltrattamenti di ogni tipo: non per niente le indagini della Squadra mobile di Trapani hanno consentito di raccogliere ancora nuove prove grazie alle quali il gip, su richiesta della Procura, ha emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Infliggevano alla loro assistita umiliazioni fisiche e psicologiche
Le due donne, infatti, sono state ritenute responsabili del più grave reato di tortura perché, spiegano gli investigatori della Polizia, «hanno umiliato e offeso la dignità dell’anziana e, con crudeltà, le hanno provocato acute sofferenze fisiche e psichiche». Reiterando il supplizio fino all’ultimo, sino all’arrivo della Polizia, che ha trovato la pensionata in uno stato di prostrazione, afflitta da continui insulti, umiliazioni e minacce, e costretta a rimanere a letto dove riceveva schiaffi e colpi inferti anche con un bastone. La nuova misura, allora, è stata notificata alle due detenute nel carcere di Palermo, dove le due badanti crudeli si trovano rinchiuse dal momento dell’arresto.
1) UN NOME, COGNOME E NAZIONALITA’ LE DUE PUTTANE LO ANNO OPPURE NO?
2) CHI LE HA MESSE AL SERVIZIO DELLA SIGNORA AVEVA IL DOVERE DI CONTROLLARE CHE SI COMPORTASSERO BENE O NO?