Terremoti, il sindacato Ugl è pronto a fare la sua parte. E lo Stato?
“L’Ugl è pronta a fare la propria parte per indicare soluzioni e contribuire con idee e progetti, non possiamo abbandonare al proprio destino le 600 mila persone coinvolte a vario titolo dagli effetti del sisma che ha colpito ben 4 regioni”. Ad affermarlo è stata la Segretaria confederale dell’Ugl, Daniela Ballico, in occasione del convegno intitolato “Tra emergenze e ricostruzione”, organizzato a Roma dal Coordinamento dei comitati del terremoto per incontrare deputati, referenti delle agenzie delle entrate, rappresentanti nazionali della Protezione civile, delle Regioni, dei sindacati, degli uffici ricostruzione e tecnici per fare il punto della situazione. “Ci aspettiamo – ha sottolineato Ballico – che il 2018, come tutti auspicano, sia l’anno in cui dall’emergenza si passerà dallo sviluppo. Non c’è tempo da perdere, sono già stati perduti 20 mila posti di lavoro, sono state chiuse 2000 aziende, 30 mila sono gli sfollati e solo un terzo delle 3700 casette è stato consegnato”. “Per lo sviluppo – ha osservato – è necessario individuare obiettivi e condividere le scelte, cercare le coperture adatte con una chiara tempistica, attraverso la trasparenza amministrativa e lo snellimento dello procedure”. “Proprio per questo – ha indicato Ballico – ci aspettiamo che il nuovo esecutivo mantenga l’impegno di istituire un fondo da 1 miliardo di euro all’anno per i prossimi tre. Bisogna fare il massimo sforzo per concentrare tutte le risorse disponibili in diversi fondi”.