Scherzo telefonico a Boris Johnson, lo chiama falso premier armeno e lui ci casca (video)
Le relazioni tra Regno Unito e Russia, il caso Skripal, la guerra in Siria. Tutte questioni discusse al telefono dall’ignaro ministro degli Esteri britannico, Boris Johnson, con il nuovo primo ministro dell’Armenia, Nikol Pashinyan. Peccato che all’altro capo della linea non ci fosse l’ex-giornalista ed editore del quotidiano Haykakan Zhamanak, Pashinyan divenuto primo ministro appena dieci giorni fa e che Boris Johnson sia caduto vittima del più classico degli scherzi telefonici. Con l’aggiunta che i 18 minuti di registrazione della telefonata beffa a Boris Johnson sono, poi, stati postati su YouTube. Un vero caso da manuale su come confezionare gli scherzi telefonici certi di non essere scoperti.
Il Foreign Office ha tentato di correre ai ripari, affermando che Boris Johnson si era, in realtà, accorto che si trattava di uno scherzo. E sarebbe, dunque, stato al gioco. Anche se, la dichiarazione rilasciata, che parla di «azioni infantili» e «mancanza di serietà”» da parte degli autori, lascia intendere che la cosa non sia poi stata presa così bene né dal Foreign Office né, tantomeno, dall’irascibile Boris Johnson.
Autori dello scherzo sarebbero stati due comici russi, Vladimir “Vovan” Kuznetsov e Alexei “Lexus” Stolyarov, noti in patria per altri scherzi simili ai danni di uomini politici.
Mentre la registrazione della telefonata è stata postata su YouTube dal giornalista britannico Graham Phillips, accreditato di posizioni filo russe.
Come riporta la Bbc, dopo essersi congratulato con il finto premier armeno per la sua recente nomina, nella telefonata Boris Johnson si è messo a discutere delle relazioni commerciali tra Londra e Erevan.
Poi, rispondendo alle domande del suo interlocutore, il capo della diplomazia britannica ha detto di essere “sicuro quasi al 100 per cento” delle responsabilità del Cremlino nel caso Skripal.
Johnson si è spinto anche al punto di accusare il leader laburista Jeremy Corbyn di essere “influenzato” da Vladimir Putin.
Infine, la raccomandazione al finto premier armeno di mostrare “determinazione e fermezza” nei rapporti con il presidente russo.