Punta Canna, sulla spiaggia fascista scompare il Duce ma non i suoi motti…
Lo scandalo era scoppiato l’estate scorsa, quando sulla Playa Punta Canna di Chioggia qualcuno si era preso la briga di denunciare il proprietario per apologia di fascismo a causa di qualche immagine del Duce esposta e di qualche slogan forte impresso sui manifesti all’ingresso, all’insegna dell’ordine e della legalità. Un anno dopo, Gianni Scarpa, il “nostalgico” gestore del lido, ha cambiato ben poco, ha rimosso le immagini di Mussolini, ma ha mantenuto tutti i suoi motti, in bella vista, tanto per ribadire di non aver cambiato idea, saluto romano compreso.
Scarpa inizia la stagione con il solito approccio “fascista” ma forte di una sentenza di archiviazione dal reato di apologia del fascismo, che era arrivata nel novembre scorso firmato dalla giudice per le indagini preliminari Roberta Marchiori. Scarpa era stato iscritto sul registro degli indagati con l’ipotesi di reato di aver violato la legge Scelba del 1952. Secondo la gip non c’è alcun elemento che possa configurare l’apologia del fascismo, il gestore è stato prosciolto e pochi giornali si sono ricordati – dopo tanto clamore – di dare la notizia…