Premier: spunta il nome di Carelli, ma è troppo “berlusconiano” per Travaglio

16 Mag 2018 17:04 - di Redazione

Di lui dicono che fosse prima “martelliano” (e non craxiano) poi più lettiano che berlusconiano. Ma di sicuro Emilio Carelli, ex colonna portante di Mediaset e fondatore con Mentana del Tg5, oggi che viene indicato come possibile premier in un governo M5S-Lega, non è certo uno di quelli che darebbe a Silvio Berlusconi del “delinquente” dopo essere stato suo dipendente per anni e non avergli mai rivolto critiche particolari in pubblico. Anzi, dopo aver litigato con Travaglio sulle possibili frequentazioni “mafiose” di Berlusconi, oggi Carelli da Palazzo Chigi forse proverebbe a convincerlo a sostenere il governo, non esattamente come farebbero Di Maio o Di Battosta.

Il suo arruolamento nei Cinquestelle è recente, risale alle ultime politiche quando Carelli si candidò a Roma con lo stuoore di tutti i suoi amici e colleghi. “Emilio Carelli grillino sinceramente mi ha stupido”, disse a Repubblica Cesara Buonamici. Non meno stupito Alessandro Banfi, ex vicedirettore del Tg5: “Anch’io sono rimasto molto sorpreso, quando ho saputo che si candidava con i Cinquestelle”.

Dopo anni a Mediaset Carelli è stato il primo direttore di Skytg24 e per qualcuno potrebbe essere oggi il nome giusto per Palazzo Chigi. Rinnegando il Cav? Più o meno. “Non abbiamo prregiudiziali. Il discorso su Berlusconi riguarda il passato, riguarda una forza politica che ha già avuto l’ opportunità di governare questo paese negli ultimi venti anni e lo ha fatto in diverse occasioni però hanno fatto tante promesse e non le hanno mai mantenute. Secondo noi stare con Berlusconi è guardare al passato. E noi vogliamo guardare al futuro”, aveva detto recentemente. Immediatamente zittito dal garante degli anti-berlusconiani, Marco Travaglio: “In che senso Carelli smentisce pregiudiziali sulla persona di un tipaccio del genere? Un movimento che voglia cambiare le cose e farla finita con gli inciuci destra-sinistra che hanno ingrassato il Delinquente e la sua banda e ora li tengono in vita artificialmente deve partire proprio dalla pregiudiziale su quella persona”. In bocca al lupo, Emilio.

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