Offresi residenza a pagamento: ecco il Comune che dona 9000 € a chi ci si trasferisce

19 Mag 2018 11:55 - di Giulia Melodia

Sos spopolamento borghi e piccoli centri: ed ecco il Comune che dona 9000 € a chi ci si trasferisce. Un allarme, quello dello svuotamento dei paesi, scattato ormai da un bel po’ e che, dal nord al sud, riguarda ormai ampie zone della Bell’Italia. Una realtà bifronte, quella italiana, dove – evidentemente – alla congestione dei centri urbani corrisponde un depauperamento demografico di piccoli comuni storici, disseminati qua e là e da qualche tempo costretti a mettere al bando immobili e certificati di residenza. L’ultimo di una lunga serie, allora, è il Comune di Locana, un piccolo paese del Canavese, che ha lanciato l’idea di un sussidio triennale (da 3000 euro all’anno) per chi voglia trasferirsi e iscrivere almeno un figlio in una scuola locale. Vediamo come.

Locana, il Comune che dona 9000 € a chi si trasferisce lì

Nuovi nuclei familiari cercasi, e in cambio dell’iscrizione a scuola e della residenza certificata, offresi 3000 euro all’anno, per 3 anni. Un sussidio per combattere lo spopolamento: questa la soluzione (non da poco, peraltro, considerato i tempi di crisi e disoccupazione) proposta dal sindaco del piccolo comune montano nel Parco Nazionale del Gran Paradiso. E così, sul sito dell’amministrazione comunale, e in un esaustivo servizio dedicato all’argomento da il Giornale online, si legge: «L’istituzione di un contributo economico per i nuclei familiari con figli minori che trasferiscono la residenza in Locana mira ad agevolare il rientro dei molti locanesi che hanno abbandonato la montagna e a favorire l’arrivo di nuovi nuclei familiari». Un tentativo, l’ultimo di una lunga serie, divenuto indispensabile dopo che gli ultimi provvedimenti comunali incentrati sull’incrementare il turismo e iniziative legate ai cosiddetti servizi alla persona, si sono rivelati utili ma non risolutivi. Non a caso: «Dai 1708 abitanti del 2007 siamo scesi ai 1450 abitanti del 2017 – ha comunicato il sindaco di Locana, Giovanni Bruno Mattiet –. E pensare che all’inizio del Novecento erano ben seimila»…

Un’iniziativa contro lo spopolamento e il calo demografico

Un problema, quello dello spopolamento di Locana come di altri borghi e piccolli centri storici del Belpaese, basato su due ordini di motivi: da un lato l’esodo, dall’altro il calo demografico che investe tutta l’Italia, paesini compresi. «Più che partenze – spiega allora il sindaco e riferisce il Giornale – abbiamo registrato una costante diminuzione delle nascite e questo determina una riduzione della popolazione scolastica: così corriamo il rischio di perdere il patrimonio socioculturale costituito dalla presenza delle scuole, con conseguente ulteriore spopolamento». Insomma, un cane che si morde la coda e che il primo cittadino ha deciso di prendere di petto, una volta per tutte. Sperando che sia quella buona. E allora, ecco battezzata e postata sul web l’iniziativa “Tutti a scuola a Locana”: 3mila euro all’anno per tre anni alle famiglie che fissano la loro residenza a Locana. «Tre sole condizioni – spiegate e riferite dal quotidiano milanese –: essere residenti in Italia da almeno cinque anni, iscrivere un figlio alle scuole di infanzia, primaria o secondaria del paese e avere un reddito Isee pari o superiore a settemila euro. Il Comune per ora ha fissato a 30.000 euro l’anno il tetto massimo di spesa per l’iniziativa». L’obiettivo, ambizioso ma possibile, visto l’incoraggiamento economico, è che almeno dieci nuove famiglie scelgano il Parco Nazionale del Gran Paradiso come luogo “remunerativo” e accogliente per vivere (e far studiare i proprio figli).

 

Commenti

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  • nino abbondanza, 20 Maggio 2018

    la kienge dovrebbe andare a,scuola di democreazia visto che e una,delle razxiste piu spudorate contro.i.bianchi .lei e una delle artefici dell incvasione,africana in italia e in europa andrebbe non solo processata ma,allontanata al piu presto dall italia,e,dall europa..che vada al suo paese a,fare la ministra durerebbe 3 giorni..falsa occulista falsa minustra,dell integrazione falsa donna.una badante fallita nel governo italiano grazie al PD..POVERA ITALIA