Gasparri avverte: «Forza Italia non può votare la fiducia col Pd»
Mister Forbici, come viene definito Carlo Cottarelli è stato convocato al Quirinale dal presidente Sergio Mattarella per ricevere verosimilmente l’incarico di dare vita ad un “governo del presidente”. Chi lo voterà? Il Pd è in prima fila, lo va ripetendo come un mantra. Chi altri lo sosterrà? Il Capo dello Stato non ha dato l’incarico al centrodestra con il 37,5 per cento, per formare il governo, presupponendo che la coalizione non avrebbe raggiunto la maggioranza richiesta in Parlamento. Ed ora? Chi sosterrà Cottarelli oltre al Pd? Salvini è stato chiaro nel sentenziare che se Berlusconi e Forza Italia voteranno il sostegno all’ex commissario per la Spending Review, l’alleanza del centrodestra non avrà più ragion d’essere. Ora per Forza Italia è Maurizio Gasparri a usare parole chiare e a rispondere fuori dagli equivoci. In sostanza, Forza Italia non voterà come il Pd: «Quando si riunirà il mio partito io dirò: 5Stelle non lo vota, la Lega non lo vota; lo votiamo noi ed il Pd?… Si tratta di un governo di minoranza, si va comunque al voto». Chiarissima la risposta fornita dal senatore azzurro nel corso di Agorà – RaiTre, condotta da Serena Bortone, sulla possibilità che Forza Italia voti la fiducia a Carlo Cottarelli. Una possibilità che per Gasparri è inesistente.
Gli unici che voteranno questo governo tecnico del presidente saranno i sinistri e gli ex (?) comunisti, se lo fa qualcun altro, siamo oltre la frutta! Ma avete visto ai TG le faccette sorridenti di Renzi e compagni? Finalmente tornano a governare! Ma Renzi non aveva detto che non avrebbe appoggiato nessun governo e sarebbe rimasto all’opposizione dove gli italiani lo avevano chiaramente relegato? Il solito Pinocchio!
staremo a vedere la coerenza e la correttezza di FI, qualcuno ha insinuato che Salvini abbia due pesi e due misure. La trattativa di governo e la fiducia a Cottarelli sono due eventi totalmente differenti. Nel primo caso poi, il vulnus fu del Presidente poiché avrebbe, in primis, dovuto dare l’incarico al centro destra che aveva avuto la maggioranza dei voti. La legge elettorale di per sé prevedeva la coalizione, essendo stata fatta, elaborata, per rendere ciascun partito-movimento incapace da solo.Non avendo ottemperato a cio’, Salvini ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco. Percio’ le due cose, trattativa e fiducia ad un eventuale governicchio sono su due piani totalmente diversi.
QUA’ SI FA L’ITALIA O SI MUORE ovvero :
qua’ si giura sull’unita’ del centrodestra o ci massacrano .
fa piacere che anche l’On.le Gasparri la pensi così.