«Facciamo un selfie sul balcone»: così Filippone ha ucciso la moglie

23 Mag 2018 9:29 - di Redazione

Né suicidio né malore, solo lucida follia e premeditazione. Questa la sintesi della tragedia familiare che ha sconvolto l’Abruzzo. Fausto Filippone, manager 49enne, ha messo in atto un piano – un inganno- che nella sua mente aveva elaborato chissà da quanto tempo. E lo ha attuato domenica. Ha ucciso lui la moglie, Marina Angrilli, 51enne insegnante di lettere, buttandola da un balcone. la ricostruzione è del Messaggero.

L’autopsia sul corpo di Marina Angrilli inchioda Filippone: “Non si è trattato di un suicidio e la donna non ha avuto nessun malore.Domenica mattina Fausto Filippone ha convinto la moglie con una scusa (“Andiamo a comprare la lavatrice”) ad andare nel loro appartamento di piazza Roccaraso a Chieti. Poi ha fatta salire la moglie su una scaletta del balcone, forse con il pretesto di un selfie, e l’ha spinta giù. La donna, soccorsa agonizzante, è morta due ore più tardi in ospedale. Questa l’ultima ipotesi degli inquirenti. Poi è andato a prendere la figlia ed è andato sul viadotto. Dopo averla fatta sedere sul parapetto, Filippone ha gettato Ludovica di sotto. Infine ha ingaggiato una trattativa lunga quasi sette ore con polizia, vigili del fuoco e mediatore, per poi lanciarsi anche lui nel vuoto.

“Nella sua mente tutto era definitivamente finito”, ha raccontato al quotidiano lo psichiatra che ha cercato di farlo desistere, “Ha parlato del fatto che la sua vita era irreversibilmente iniziata a cambiare in termini inaccettabili e intollerabili 15 mesi prima e uno degli episodi che ha contribuito a costruire una insostenibilità della sua esistenza come cofattore è stato anche la perdita della madre nei mesi precedenti. Ci siamo trovati di fronte a un muro insormontabile e invalicabile, Filippone ha dovuto cercare dentro di sé il coraggio per lanciarsi nel vuoto La sua esistenza doveva terminare con un atto risolutivo, non c’era per lui possibilità di essere perdonato né di comprendere le ragioni profonde di ciò che aveva fatto”.

Commenti

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  • Daniela 23 Maggio 2018

    non era in cura da nessuno psichiatra, è lo psichiatra che ha lavorato con la polizia mentre era sul viadotto….

  • Laura Prosperini 23 Maggio 2018

    ma parla lo psichiatra con il quale era in cua???
    bel lavoro!!!
    certo in alcuni casi è difficile capire…ma forse anche noi dobbiamo riconoscere che la psicologia non risolve i mali profondi dell’uomo, ci vuole ben altro…