Di Maio: «Sono già in campagna elettorale». Ma pure i suoi ci sperano ancora
Luigi Di Maio ostenta sicurezza. E all’ultimo appello di Matteo Salvini che ha rivelato di «sperare ancora che tutti facciano un passo di lato» replica ribadendo che lui è già in campagna elettorale. Alle sue spalle, però, nelle file del movimento, in molti sperano – e in qualche modo brigano – per allontanare l’ipotesi di ritorno alle urne. D’altra parte, per molti eletti grillini approdare in Parlamento è stato un po’ come vincere alla lotteria ed è meglio non sfidare troppo la sorte.
Salvini ci proverà fino all’ultimo? «Non so, questo ce lo devono dire loro. Ma ci abbiamo provato 60 giorni, almeno che non ci siano colpi di scena clamorosi…», ha detto Luigi Di Maio in una intervista dall’Adnkronos, nella quale ha ostentato una certa indifferenza per quello che accadrà. «Stamattina c’è la nostra riunione per la raccolta fondi, domani sono in partenza, siamo già in campagna elettorale. Se ci dovessero essere novità bisogna innanzitutto informare il Quirinale, perché abbiamo già attentato troppo alla pazienza del Presidente della Repubblica, altrimenti si torna al voto», ha aggiunto il capo politico dei Cinquestelle, tornando sull’ipotesi di modificare «la legge Tremaglia, così andiamo alle urne prima senza attendere il 22 luglio».
Molti tra i deputati grillini, però, non sembrano nutrire la stessa serenità nei confronti dell’ipotesi di un ritorno alle urne immediato. Secondo un retroscena del Fatto Quotidiano, sempre molto ben informato su cosa avviene in casa cinquestelle, «i suoi (di Di Maio, ndr) parlamentari pensano ad altro, a un accordo di governo sul filo di lana». Anche loro, insomma, nutrirebbero una speranza: secondo il Fatto, sarebbe quella che «20 o 30 forzisti» possano votare la fiducia «al governo tecnico sfornato dal Colle». Una circostanza che offrirebbe, secondo queste analisi, «il pretesto» a Salvini «di rompere con Forza Italia». Ma vi sarebbe di più: lo stesso Di Maio, che in pubblico ribadisce di essere ormai in campagna elettorale, «a telecamere spente si risente più volte con il segretario della Lega». «Perché la trattativa c’è», assicura il Fatto quotidiano. Del resto, per lo stesso Di Maio, come per i suoi deputati, il futuro non è affatto certo come sembra. E a rivelarlo è ancora il quotidiano di Marco Travaglio, in un altro passaggio del retroscena: fra i Cinquestelle circola un sondaggio in cui Di Maio sarebbe vincente in un ipotetico ballottaggio con Salvini, ma nel quale – e questo è il punto – «c’è anche Alessandro Di Battista in crescita».