Carabiniere aggredito da un nigeriano: a terra, il viso schiacciato sull’asfalto
Nigeriano stende con un pugno un carabiniere. La foto scattata, poco dopo il brutale pestaggio, mostra il carabiniere Michele De Filippo senza conoscenza riverso sul marciapiede. Il migrante nigeriano lo ha appena steso con un pugno. L’aggressione è avvenuta a Frosinone, racconta il Giornale, di fronte all’ufficio postale di via delle Fosse Ardeatine. Harmony Gousent, richiedente asilo ospitato nella locale parrocchia, è lì per ritirare soldi dalla sua postepay. Il conto però è a secco e il migrante, invece di prendersela con le sue finanze, si scaglia a discutere con il direttore delle Poste. L’uomo dà in escandescenze, colpisce con dei calci la vetrata dell’ufficio postale tanto da costringere il direttore a richiedere l’intervento dei carabinieri. Sul posto viene inviata una pattuglia della compagnia di Frosinone Scalo. Dopo aver cercato di placare gli animi, la brutale aggressione.
Il nigeriano è stato arrestato
Il nigeriano colpisce con un pugno il militare all’altezza dell’orecchio sinistro e lo stende a terra. Poi si allontana di qualche metro e raccoglie una spranga di ferro con cui vorrebbe i due carabinieri. Nel frattempo, però, arriva una seconda pattuglia dell’Aliquota Radiomobile. Non appena il nigeriano capisce di aver compiuto un gesto grave, guarda il carabiniere a terra privo di conoscenza e prova a scappare. Inutilmente. L’uomo, spiega il Tempo, è stato arrestato per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Il militare ferito invece ha collezionato 25 giorni di prognosi.
Giorgia Meloni ha pubblicato sulla sua pagina Facebook la foto del carabiniere «brutalmente aggredito a Frosinone da un nigeriano – richiedente asilo – mentre tentava di sedare una lite all’ufficio postale. Nella mia Italia tutto ciò è inaccettabile».
TSO x il giudice SUBITO
Richiedente asilo? E come dare asilo ad un violento criminale che spranga e bastona perché ha già finito i soldi (rubati a noi con il consenso del governo) per giocare alle slot machine? Subito a casetta sua, dopo una giusta sprangatura correttiva a mo’ di ringraziamento per le sue gesta….e invece il giudice (il giudice, il giudice, il giudice di questa povera Italianuncola alla deriva) lo rimette immediatamente in libertà, libero cioè di perseverare con la sua indole delinquente, e magari con tante scuse e un po’ di spiccioli per le slot machine…pora creatura….ma il pampero argentino ci invita ad aprire le braccia, a cotanta genìa.
Non abbiamo speranza alcuna.
Rispedirli nei paeselli d’origine !
A CASA SUBITO MA PRIMA UNA BELLA LEZIONE FATTA BENE.UN BEL PALO ATTREVERSO LE COSTOLE.
La polizia a diritto di usare qualsiasi arma per difendersi…e questo Nigeriano viveva con i preti???vergogna Vaticano argentino…
inaccettabile… eppoi dobbiamo sentire l’euro-pa per bocca di Junker dire che proteggeranno gli Africani in Italia!!!!
E noi perdiamo tempo con il fare le pulci al Governo prima ancora che agiscaaa???
Ma per piacere!!!
BASTA CON QUESTE B**** AFRICANE !!! CACCIAMOLI VIA TUTTI. SUBITO.