Bus in fiamme, la Procura apre un’indagine. Roma cade a pezzi: e il M5S latita (VIDEO)

8 Mag 2018 14:23 - di Ginevra Sorrentino

Bus in fiamme a Roma. Il fragore dell’esplosione, l’inferno di fuoco, e poi il buio della colonna di fumo nero che ha invaso la strada e, soprattutto, tanta paura tra passeggeri del bus esploso e via del Tritone e fatti scendere di corsa che in quei drammatici, concitati momenti, hanno pensato tutti la stessa cosa: è un attentato. Poi, in quei minuti che sembrano interminabili, il fischio delle sirene, l’ambulanza che arriva a soccorrere l’unica donna – una commessa – rimasta ferita nell’esplosione; i vigili del fuoco che azionano le pompe dell’acqua per domare e spegnere le fiamme e le forze dell’ordine che provano a ricostruire dinamica, tempistica, e sequenza dei fatti. Quindi, l’annuncio della Procura di Roma, che fa sapere di aver aperto un fascicolo di indagine sul bus andato a fuoco in pieno centro, ipotizzando il reato di delitto colposo di danno. Gli accertamenti sono coordinati dal procuratore aggiunto Nunzia D’Elia che aspetta una prima informativa dai vigili del fuoco.

Bus in fiamme in centro a Roma: la Procura apre un’inchiesta

Immediate le reazioni dell’opinione pubblica come del mondo politico all’ennesimo mezzo del trasporto pubblico capitolino in fiamme: un incidente pericolosissimo che, ancora una volta, si è fortunosamente concluso senza vittime ma che testimonia, una volta di più, l’estrema gravità della situazione di cui la raggi sembra non rendersi conto fino in fondo, e che impone – davvero – di prendere dei provvedimenti, prima che, come qualcuno dagli uffici di largo del Nazareno, poco distante, ha rilevato, «ci scappi il morto»… Come noto, infatti, le fiamme stanno divorando il trasporto pubblico romano a fronte di una manutenzione dei mezzi a dir poco deficitaria, per non dire inesistente. Una realtà in cui, ricevere il commento dell’assessore alla mobilità di Roma Linda Meleo che, accorsa sul luogo dell’incendio, a riguardo ha dichiarato come sia ormai indispensabile «rinnovare il parco bus Atac», unisce al danno l’onta della beffa. Di contro, nel frattempo l’Atac fa sapere di aver aperto un’indagine interna per accertare le ragioni dell’incendio che si è sviluppato a bordo di un bus della linea 63, che faceva servizio in via del Tritone. Un mezzo, occorre aggiungere, andato completamente distrutto nell’incendio in via del Tritone, e che «era dell’anno 2003», fa sapere Atac, sottolineando di aver intensificato, negli ultimi mesi, «le azioni preventive per minimizzare i rischi di incendio per la flotta che purtroppo ha un’età media molto avanzata».

Bus in fiamme in centro a Roma: la possibile dinamica dell’incidente

L’incendio è stato spento, e subito dopo si è provveduto a mettere in sicurezza l’area coinvolta dal rogo del bus che ha preso fuoco in via del Tritone, in centro a Roma. Dai rilievi della polizia, peraltro, si è appreso che sono rimasti coinvolti dalle fiamme anche un edificio e due negozi. Tutto sembrerebbe partito all’altezza del pneumatico posteriore del lato destro dell’autobus. I passeggeri, grazie al tempestivo intervento del conducente, secondo una prima ricostruzione delle forze dell’ordine intervenute sul posto, sono tutti scesi prima che il bus venisse avvolto dal rogo. Le fiamme, però, non hanno risparmiato una ragazza di circa 25 anni, commessa in un negozio di via del Tritone, rimasta ferita nell’incendio dell’autobus dell’Atac che, a quanto si apprende, sarebbe uscita dal negozio e sarebbe a quel punto rimasta ustionata. La giovane è ricoverata in codice giallo al San Giovanni per ustioni.

Il disastro Atac, le responsabilità del Campidoglio

Quello di oggi, come noto, non è il primo bus che brucia, tanto è vero che, sul sito dell’Atac si legge che « le azioni messe in campo hanno consentito di abbattere i casi di incendio sulle vetture di circa il 25% nel primo quadrimestre 2018, rispetto allo stesso periodo del 2017». Ma ci rendiamo conto? Significa che, interpretando il significato simbolico a cui i numeri ufficializzati dall’azienda rimandano, gli sventurati fruitori del servizio pubblico capitolino rischiano la vita ogni volta che prendono un autobus. Ecco perché la Procura di Roma ha avviato una indagine per omissioni colpose nel settore della incolumità pubblica. Del resto, in materia di carenze nella manutenzione, non è la prima volta che il Campidoglio a guida 5 Stelle si mostra inadeguato: una inadeguatezza pericolosa che, dagli alberi caduti in strada col maltempo, alle buche killer, fino ai bus in fiamme, mette a rischio l’incolumità dei romani tutti i giorni…

Commenti

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  • Giuseppe Forconi 9 Maggio 2018

    Le chiacchere stanno a azero, sbattete fuori da Roma il sindaco grillino e voltate pagina. Ma questa volta pensateci cento volte prima di votare un soggetto. Roma e’ difficile da gestire, quindi ci vuole una mano dura che sappia con precisione cosa fare.. Auguri.