A vendere col coltello tra i denti, si litigano spazi e clienti: violenta rissa tra ambulanti

4 Mag 2018 12:13 - di Redazione

Si è conclusa con 5 arresti, una bagarre inaudita e tanta paura tra gli ignari e incolpevoli passanti, la violenta rissa tra ambulanti, stranieri e non, scoppiata nel cuore di Roma. E per fortuna, la presenza costante dei Carabinieri della Compagnia Roma Piazza Dante nel quartiere Esquilino, in particolare in piazza Vittorio Emanuele II, ha scongiurato il peggio, ieri pomeriggio, quando una furibonda lite tra venditori dietro le bancarelle ha fatto temere il peggio, sia ai passanti in zona che ai malcapitati acquirenti vicino ai banchi “incriminati”.

Roma, violenta rissa tra ambulanti: 5 arresti

Per l’esattezza, delle cinque le persone arrestate, tre sono cittadini del Nepal, padre e il figlio di 55 e 33anni e la moglie di 26, e un 52enne e una 27enne, entrambi romani, tutti arrestati con l’accusa di rissa aggravata. Nello specifico, il 52enne, titolare di una licenza di venditore ambulante, posizionato con un banco vendite sotto i portici di Piazza Vittorio, a pochi metri da quello gestito dai cittadini del Nepal, ha chiesto a questi ultimi di spostarsi per consentire il passaggio di eventuali acquirenti. Il capofamiglia nepalese però, infastidito da tale richiesta, ha rifiutato di spostarsi, dando luogo, prima ad un diverbio verbale, e poi ad una violenta rissa.

I carabinieri richiamati dal clamore e dalla urla

La zuffa è degenerata quando sono intervenuti, in aiuto dei duellanti, il figlio del 55enne, supportato dalla moglie e, la compagna del venditore ambulante romano. I carabinieri che si trovavano a pochi metri, allertati dal clamore e dalle urla, hanno notato la scena e sono subito intervenuti, evitando conseguenze ben più gravi. Nel frattempo, però, prima dell’arresto ai domiciliari, i cinque sono stati portati in ambulanza presso gli ospedali San Giovanni e Santo Spirito – opportunamente due diversi nosocomi – dove hanno potuto farsi medicare.

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