«Volevo la marijuana». Confessa l’amico del 18enne ucciso a coltellate
Ha confessato Karol Lapenta, il 18enne fermato dai carabinieri di Sala Consilina per l’omicidio di Antonio Alexander Pascuzzo, di Buonabitacolo nel salernitano, scomparso lo scorso 6 aprile, dopo essersi allontanato dalla propria abitazione. Il ragazzo ha confessato di aver ucciso Pascuzzo, col quale si era dato appuntamento la notte del 6, perché non era in grado di pagare alcune centinaia di euro accumulati per l’acquisto di marijuana e che voleva anche impossessarsi di un modesto quantitativo di droga in possesso della vittima. I carabinieri hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla procura di Lagonegro (Potenza) nei confronti del 18enne, incensurato, apprendista macellaio, ritenuto responsabile di omicidio volontario con occultamento di cadavere, pluriaggravato dai futili motivi e crudeltà. Oltre che di rapina aggravata.
Marijuana, ecco come ha ucciso l’amico
Il corpo senza vita di Pascuzzo, della cui scomparsa si era occupata anche la trasmissione di Rai 3 Chi l’ha visto?, è stato trovato ieri da uomini della Protezione Civile nei pressi del greto del torrente Peglio, al termine di lunghe ricerche effettuate nella zona, con sette coltellate al petto. Dopo il delitto, il corpo sarebbe stato trascinato per circa 50 metri e gettato da un dislivello di circa cinque sul greto del corso d’acqua, dove è stato trovato. I militari hanno sottoposto a sequestro l’arma del delitto. Sulla salma sarà effettuata l’autopsia nell’ospedale Luigi Curto di Polla. Il 18enne fermato è stato portato nel carcere di Potenza.