Vinitaly, Zaia battezza la prima “panchina rosa” contro la violenza
C’è stato spazio anche per un’iniziativa di grande significato sociale e attualità allo stand della Regione Veneto guidata da Luca Zaia a Vinitaly in corso a Veronafiere: è stato infatti presentato il primo passo di un ambizioso progetto di sensibilizzazione contro la violenza e per il rispetto della donna, denominato Pink Bench (Panchina Rosa) che si propone di distribuire almeno una panchina rosa in ogni Comune del Veneto, perché ogni passante possa essere richiamato da questo simbolo a una riflessione su questo grave e sempre più diffuso problema.
Vinitaly, Zaia battezza la “panchina rosa”
Il Progetto Pink Bench è stato ideato da Jesusleny Gomes, giovane brasiliana residente in Veneto, che ha come hobby la camminata escursionistica ed è diventata famosa per essere l’unica donna ad aver raggiunto a piedi tutti, ma proprio tutti, i Comuni del Veneto. Il primo Comune ad aver aderito è stato quello di Bardolino, in provincia di Verona, che a Vinitaly era rappresentato dal sindaco Ivan De Beni, ed è stato accolto allo stand veneto del Vinitaly dal governatore della Regione, Luca Zaia, affiancato dall’assessore Federico Caner, dal presidente della Provincia Antonio Pastorello, dal sindaco di Verona Federico Sboarina, che ha annunciato l’adesione del capoluogo scaligero a Pink Bench. La prima panchina rosa, realizzata da artigiani locali, è stata scoperta da Zaia di fronte a una folla di visitatori e rimarrà all’esterno dello stand del Veneto, per essere poi sistemata nel territorio di Bardolino. «Siamo ben lieti – ha detto Zaia – di ospitare nello stand Veneto questa iniziativa, nella speranza che la grande vetrina costituita dal Vinitaly possa essere d’aiuto alla sua diffusione. La violenza di genere è una piaga irrisolta della nostra società e ogni iniziativa per combatterla e aiutare a costruire una vera cultura del rispetto merita tutta l’attenzione possibile, che da parte della Regione Veneto non è mai mancata e mai mancherà».