Trump stupisce ancora: apre a Putin malgrado il parere dei suoi consiglieri
Prove di disgelo tra Russia e Stati Uniti. Il presidente americano Donald Trump aveva proposto, nella telefonata al leader russo il 20 marzo, che l’incontro con Vladimir Putin, il primo, avvenisse a Washington. Lo ha reso noto il consigliere per la politica estera del Cremlino Yuri Ushakov precisando tuttavia che dalla telefonata di allora, prima della decisione americana di espellere 60 diplomatici russi, non ci sono stati preparativi per l’incontro. “Dal 20 marzo non ci sono state discussioni specifiche su un possibile incontro”, ha precisato Ushakov ribadendo la disponibilità di Mosca per un vertice russo-americano. E Donald Trump infatti non è convinto sull’opportunità di adottare un approccio più duro nei confronti della Russia, nonostante consiglieri all’interno dell’amministrazione suggeriscano posizioni più aggressive verso Mosca. In un momento di altissima tensione, con espulsioni reciproche di diplomatici, il New York Times riferisce che “il Trump team valuta ulteriori sanzioni e altre misure contro la Russia. Ma mentre i collaboratori dicono che il presidente si è sempre più convinto del fatto che la Russia sia pericolosa”, Trump “continua a rifiutare di assumere pubblicamente una posizione più dura e rimane incerto sul limite” fino al quale si può spingere l’amministrazione. Il presidente “ha evidenziato l’importanza del dialogo con la Russia e con il presidente Putin, ma l’espulsione di così tanti diplomatici” da entrambi i Paesi “renderà molto più complesso il mantenimento di relazioni apparentemente normali”.