Trump: «Preparati Russia, arriveranno i missili». Assad lascia il palazzo presidenziale
«La Russia afferma che abbatterà ogni missile che sarà sparato contro la Siria. Preparati Russia, perché arriveranno, belli nuovi e “intelligenti”». È quanto scrive Donald Trump in un tweet con cui risponde al monito della Russia che ha affermato che distruggerà ogni eventuale missile sparato dagli Stati Uniti contro obiettivi in Siria. «Non dovreste essere alleati con l’animale che uccide con il gas», ha poi aggiunto il presidente americano condannando ancora i russi per la loro vicinanza a Bashar Assad «che uccide il proprio popolo e se ne rallegra».
La tensione è altissima. Il presidente siriano Bashar al-Assad avrebbe lasciato il palazzo presidenziale a Damasco assieme alla sua famiglia con un convoglio militare russo per timore di un attacco americano. È quanto si apprende sul sito del giornale Al-Quds al-Arabi, che cita “media israeliani”. Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna si stanno consultando sulla possibilità di sferrare un attacco militare contro la Siria nei prossimi giorni in risposta al presunto attacco chimico verificatosi sabato scorso a Douma, nella Ghouta orientale, di cui il regime di Damasco è considerato da molti responsabile.
La risposta della Russia a Trump
«Se ci sarà un raid degli americani, in linea con quanto hanno detto Putin e Gerasimov (il capo di stato maggiore russo, ndr) i missili e i lanciatori da cui sono partiti saranno abbattuti», ha affermato l’ambasciatore russo a Beirut Aleksandr Zasypkin in una dichiarazione in arabo, alla televisione di Hezbollah al Manar. «Dovremmo escludere uno scontro, quindi siamo pronti a negoziati», ha aggiunto il diplomatico. Gersasimov lo scorso marzo aveva detto di avere informazioni secondo cui gli Stati Uniti stavano pianificando un attacco con armi chimiche in Siria da attribuire ad altri e da impiegare come pretesto per un raid. Se tale raid avesse messo in pericolo vite di russi, Mosca avrebbe risposto colpendo i missili e i loro lanciatori, aveva quindi affermato.
La Marina militare russa dal canto suo non arretra. E conferma che effettuerà le esercitazioni belliche nei pressi delle acque territoriali siriane. Lo riporta Interfax che cita il Notam, strumento di notifica delle condizioni dello spazio aereo internazionale. La zona interessata alle esercitazioni verrà chiusa. Secondo Interfax, sono 15 i vascelli russi coinvolti, tra cui le fregate Grigorovich ed Essen, dotate di missili da crociera Kalibr, e sottomarini.
Trump sta mettendo in pericolo tutti noi, Putin e Orban grandi europei.
Sarebbe bene che, al di là delle cronache giornalistiche più o meno infondate, qualcuno faccia un’analisi seria sulla questione siriana. La destabilizzazione del Mediterraneo, imprudentemente avviata dal tandem Obama/Clinton con le false primavere arabe (a suon di dollari!), potrebbe portare ad una guerra mondiale. L’ostilità che si manifesta verso Assad non la si fa, ad esempio, con l’Arabia Saudita che sta massacrando il popolo dello Yemen. IL “Secolo” aveva una tradizione giornalistica di ottimi analisti sulla politica internazionale (vi scriveva anche Filippo Anfuso…)
L’americano sta veramente messa male
speriamo che putin difenda la sovranità della russia
non c’è bastata la guerra in Libia? Americani Francesi e Inglesi amano troppo le loro guerre. Spero che l’Italia non conceda basi o appoggi.