Roma, bonus casa ai rom clandestini. E corsi di bon ton condominiale
La discutibile decisione riguarda Roma e i cittadini della capitale: la città più esosa in termini di oneri fiscali pendenti sulle teste dei contribuenti e che, oltre al danno economico, si ritrova, ancora una volta, a incassare l’ennesima beffa. Di più: un affronto morale e un torto concreto, inaccettabili. Il tutto, riassunto emblematicamente dal titolo che apre le pagine di cronache cittadine del Messaggero che, anche nella sua versione online, in queste ore denuncia l’ultima iniqua decisione varata dal Campidoglio: «Rom, bonus casa ai clandestini».
Dalla sindaca Raggi bonus casa ai rom, compresi quelli clandestini
Proprio così: e come spiega il servizio del quotidiano capitolino illustrando il Piano del Comune previsto per la regolarizzazione dei nomadi e che indirizzerebbe i fondi europei anche ai nostri “ospiti” sprovvisti di documenti – o regolarmente clandestini, che dir si voglia – «i fondi stanziati dall’Unione europea per l’assistenza ai rom, transitati nelle casse del Campidoglio, potrebbero finire in tasca a stranieri irregolari, senza permesso di soggiorno e perfino senza documenti. È quanto si legge nelle carte del maxi-appalto per la chiusura dei campi nomadi varato dalla giunta di Virginia Raggi, quello che prevede un buono affitto fino a 800 euro per i rom a basso reddito e altri incentivi per aiutare chi abita nelle baracche ad aprire un’impresa.
Fondi europei dalle casse del Campidoglio ai residenti dei campi nomadi
Come a dire che, in nome della propagandata politica dell’inclusione, la condizione di clandestinità – ossia la mancanza di uno status sociale, di un permesso di soggiorno, e l’assenza di documenti personali – non rappresenterà un impedimento nell’accesso al sistema dei servizi. Anzi, agli assegni comunali potranno accedere anche gli stranieri irregolari che arrivano nel Belpaese, per esempio, dalla Bosnia e dalla Serbia. Una volta entrati nei nostri confini, infatti, e pur soggiornando sprovvisti di permessi d’asilo, tutti potranno usufruire dei servizi che la città eterna governata dalla sindaca Raggi mette a disposizione. Tutti, clandestini compresi. E allora, bonus alloggi e corsi di bon ton condominiale pensati per sanare la situazione dei campi rom, regolarizzare l’emergenza abitativa, e impartire pillole di saggezza relazionale indispensabile per i rapporti con i vicini, per volere della raggi potrebbero essere appannaggio di tutti. Rom, clandestini e irregolari compresi.
Oltre il danno, la beffa: bonus alloggi e corsi di bon ton condominiale
«In ballo – scrive il Messaggero rigirando decisamente il coltello nella piaga che sanguina da decenni per tutti i romani e gli italiani in attesa di un alloggio popolare – ci sono 3,8 milioni di euro di finanziamenti di Bruxelles, soldi arrivati nella Capitale attraverso i «programmi operativi nazionali». Raggi ha decisio di impegare le risorse per smantellare il sistema della baraccopoli, fatiscente eredità delle vecchie amministrazioni, mettendo in cime alla lista delle chiusure tre insediamenti: il camping River (420 abitanti), il campo della Barbuta (656 abitanti) e quello della Monachina (115 residenti)». Con buona pace di chi a casa propria, ancora una volta, deve cedere e retrocedere per incomprensibili doveri di ospitalità coatta. Contenti?
Raggi peggio de p.d.
Strano paese questo dove a chi paga le tasse non non si da nulla e a chi non le paga si da tutto. I delinquenti vengono compatiti come vittime della società e le vittime dei delinquenti dimenticate. Questo però sembra piacere agli italiani che a maggioranza votano certi partiti.
speriamo che si faccia subito il Presidente del Governo!
Semplicemente inaccettabile, esempio di governo cinque stelle.
Dove sono al potere assumono gli stessi atteggiamenti devastanti come i centri sociali e le cavallette nelle praterie africane. Anche nella città dei quattro mori dal loro arrivo hanno favorito la crescita delle occupazioni abusive. Sponsorizzazione della organizzazione Asia che tutela e organizza l’appropriazione di gioielli come lo palazzo del picchetto in pieno centro ‘buono’, una villa prestigiosa sul mare delle suore Paoline con il placet del vescovo. Il grandissimo ex deposito della soceta’ trasporti livornesi. La Caserma la Marmora, la torre della Cigna, lo storico palazzo del Refugio, oltre venti i centri di occupazioni fra proprietà pubbliche e storici palazzi privati fra affreschi e tappeti di seta che si volatilizzano, vengono alloggiati e vezzeggiati con un sindaco che all’occorrenza segue i ricoveri in ospedale agli infortunati occupanti che ”sfortunati loro”, devono occupare palazzi e proprietà di immenso valore a volte appena restaurati come il famoso e storico scoglio della regina in coabitazione forzata con il centro ricerche di biologia marina dell’università S. Anna di Pisa. Sono portatori di degrado, ricatti, protettori di accoltellatori e tagliagole nella città dal più alto costo pro-capite della raccolta rsu imposta con metodi mafiosi che pagano il più alto prezzo imposto trasferendo al singolo cittadino tutti i costi della raccolta con i bidoni direttamente nelle loro case. Attila fece meno danni.
Inutile pensare di integrare gli zingari: il loro stile di vita è vivere nel degrado. Gli uomini rovistano nei rifiuti, le donne sfruttano i minorenni per mendicare ed evadono gli obblighi scolastici (una cosa strana: gli adulti hanno la pelle scura e alcuni bambini sono biondissimi), vivono nelle baracche con le antenne satellitari, viaggiano per tutta la Penisola con auto straniere e spesso guidano veicoli senza targa ecc. Le leggi valgono solo per gli Italiani onesti? È ora di cambiare!
Dilettanti allo sbaraglio ,pericolosi
vergogna siamo in un paese in cui gli stranieri, specie se musulmani e/o neri hanno tutti i diritti compreso quello di infettarci con malttie un tempo scomparse e di delinquere impunemente mentre gli italiani perbene hanno solo doveri e obblighi come sudditi medioevali