Riprendono gli scontri a Gaza: due i morti e centocinquanta i feriti
Riprendono gli scontri a Gaza tra l’esercito israeliano e dimostranti palestinesi. E anche stavolta il bilancio è pesante: due i morti e addirittura centocinquanta i feriti. È il caso di ricordare che la scorsa settimana l’esercito israeliano ha ucciso sedici palestinesi.
Oggi i manifestanti palestinesi hanno incendiato alcune gomme, mentre i soldati israeliani hanno aperto il fuoco a est di Jabaliya nel nord della Striscia di Gaza. I manifestanti avevano annunciato l’intenzione di dare fuoco a circa 10mila gomme creando così una cortina di fumo. I siti israeliani riferiscono anche di specchi usati per oscurare la visione dei soldati israeliani e di catapulte preparate alla barriera di confine dai palestinesi.
Per questo, l’esercito israeliano ha dichiarato «zona militare chiusa» l’area della barriera al confine con Gaza, precisando che «qualsiasi attività nella zona suddetta necessita del nulla osta dell’esercito». In un comunicato l’esercito israeliano ha fatto sapere che «sin dalle prime ore di stamani si assiste a rivolte violente in cinque punti lungo il confine con la Striscia di Gaza alle quali partecipano centinaia di palestinesi», precisando che le forze dello Stato ebraico «stanno usando mezzi per disperdere i manifestanti e stanno aprendo il fuoco, come da direttive». «L’esercito non permetterà che siano attaccate le reti di sicurezza o la barriera che proteggono i cittadini d’Israele e agirà di conseguenza contro i rivoltosi violenti».