Lucca, perquisiti i 6 bulli indagati: sequestrati vestiti e cellulari. A breve gli interrogatori

21 Apr 2018 12:38 - di Lorenza Mariani

Dopo la rabbia, ancora da sbollire del tutto, sia chiaro, per quelle immagini e quelle minacce urlate e così istrionicamente inscenate da bulli feroci in azione contro un professore muto, inerme, incredibilmente silente nell’accogliere insulti e spavalderia codarda, ora le reazioni crescono e le conseguenze cominciano a farsi sentire. Ma per la punizione dei bulli, per le sanzioni da comminare ai sei studenti di un istituto tecnico superiore di Lucca, autori del violento attacco e delle umiliazioni inferte nell’ilarità dell’aula al proprio insegnante d’italiano, oggi tutti indagati e 5 di loro sicuramente bocciati, non ci saranno video e manifesti virali da far girare a suon di like e condivisioni.

Perquisiti i 6 bulli di Lucca. A breve gli interrogatori

No: niente pollice alzato o immagini violente, inquietanti, corredate da inaccettabili risate di sottofondo. Niente ricatti e offese, solo fatti. Risposte. Tra le prime, quella della polizia di stato che ha appena finito di eseguire delle perquisizioni nei confronti dei 6 studenti di Lucca, al termine delle quali – come riferito, tra gli altri, dal sito dell’Ansa – sono stati « sequestrati gli indumenti indossati dai ragazzi nei video, i loro cellulari e il casco da moto utilizzato per colpire il docente». Tra le varie recriminazioni penalmente rilevanti mosse agli indagati, anche quella del tentato di furto del tablet contenente i dati scolastici, che uno di loro ha tentato di strappare al docente che si rifiutava di concedere, ingiustamente, un voto superiore a quello già deciso e fissato per il suo rendimento. E non è tutto: come riporta sempre il servizio dell’Ansa online, «Nei prossimi giorni seguiranno gli interrogatori dei sei ragazzi. Alla fine, è stato deciso di contestare loro, oltre al reato di concorso in violenza privata e minacce, in quanto ritenuti responsabili di un’azione volta ad umiliare e dileggiare il professore, anche il tentato di furto del tablet con il registro elettronico, che uno studente ha provato a strappare dalle mani del professore. Il docente è stato ascoltato dalla polizia giudiziaria, come persona informata sui fatti, mentre gli studenti saranno interrogati nei prossimi giorni».

Bulli, docenti, genitori: tutti sotto processo

Nel frattempo, mentre indagini e giustizia fanno il loro corso, la scuola ha già emesso – ed era ora – la sua sentenza: per 5 dei sei ragazzi coinvolti è stata proposta dal consiglio di classe la bocciatura. Una bocciatura “automatica”, come spiegato dal preside Cesare Lazzari, in quanto per due studenti la sospensione prevista sarà in vigore fino alla fine dell’anno, e per 3 di loro fino al 19 maggio: un provvedimento che si protrae dunque per tutti, oltre i 15 giorni, durata che rende appunto “automatica” la bocciatura. Solo per il sesto studente, sospeso per 15 giorni, è stata ventilata l’ardua possibilità di salvare l’anno. Infine, sempre il preside Lazzari ha annunciato che entro i 30 giorni a disposizione del consiglio d’istituto, si valuterà anche la posizione del docente coinvolto, «e non solo» la sua… Intanto, indignazione e rabbia crescono di giorno in giorno nell’opinione civile, scossa, turbata, adirata, per la deriva a cui è approdato l’istituto della scuola. Una vergogna globalizzata, quella dei bulli in azione in molte, troppe aule del Belpaese, contro il quale famiglie e insegnanti sembrano inermi, quando non addirittura complici. Uno scempio quotidiano contro cui occorre agire. E subito.

Commenti

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  • fiorenzo grillo 21 Aprile 2018

    il pesce puzza dalla testa e la testa sono i genitori che non sanno dare la giusta punizione al figlio che è diventato violento maleducato. Fate pagare i danni alle famiglie e forse impareranno a dare la giusta punizione ai figli.