Liverpool, le agghiaccianti parole dell’ultrà della Roma arrestato. «Mai con i carabinieri»

26 Apr 2018 18:49 - di Redazione

I due ultrà della Roma, Filippo Lombardi e Daniele Sciusco, arrestati dopo l’andata della semifinale i Champions League tra il Liverpool e i giallorossi, sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di aggressione nei confronti del tifoso irlandese del Liverpool, Sean Cox. Per Lombardi l’accusa, notificata dal giudice della South Sefton Magistrates Court, è “di disordini violenti e lesioni gravissime“, per Sciuco solo “disordini violenti”. Ai due è stata negata la libertà su cauzione e rimarranno in carcere fino al 24 maggio, data di inizio del processo.

Secondo il Corriere dello Sport, Lombardi, 21 anni, con un passato da portiere del Tor Tre Teste, e Sciusco, di 29,  sono tifosi conosciuti dalle forze dell’ordine, «spesso in trasferta con i Fedayn: a febbraio Lombardi è andato a Kharkiv, in Ucraina, per assistere all’andata degli ottavi di Champions Shakhtar-Roma. Proprio in quei giorni su Facebook postava: “Un carabiniere ferito vale più delle teste rotte a donne e anziani. Quando capita che un manifestante rimane a terra tra gli agenti oltre all’accanimento quando si trova per terra si becca anche il resto in questura. Mai dalla parte di chi indossa la divisa».

Intanto, mentre Sean Cox, il tifoso del Liverpool ferito gravemente martedì, è in coma, la Uefa minaccia punizioni severissime. Provvedimenti che potrebbero riguardare la Roma, che per le azioni dei suoi ultrà rischia di essere sanzionata duramente. Solo dopo aver ricevuto i referti completi, la federazione del calcio europeo deciderà “sui possibili provvedimenti disciplinari”. Ma cosa rischia, in concreto, la società giallorossa?

Certezze in merito non ce ne sono, però qualche ipotesi si può azzardare. Tra le sanzioni possibili, vista la gravità dell’episodio, potrebbe esserci una maxi multa alla Roma oppure il divieto di vendere i biglietti ai suoi tifosi per le trasferte. Non è da escludere anche la chiusura della curva Sud oppure dell’intero stadio Olimpico, come ha chiesto ieri il Codacons. Secondo l’associazione servono “provvedimenti esemplari che siano da esempio per tutti coloro che seguono il calcio e abbiano una reale funzione deterrente” e per questo ha chiesto che venga disposta “la sospensione dello Stadio Olimpico a tempo determinato” o in alternativa “di far giocare le partite a porte chiuse”. Sanzione possibile ma poco certa. Così come l’esclusione dalle Coppe, ipotesi che appare improbabile.

In attesa di un verdetto da parte della Uefa, nel club giallorosso la preoccupazione resta. In una nota, l’As Roma a caldo aveva condannato “l’aberrante comportamento di una ristretta minoranza di tifosi in trasferta che, coinvolti negli scontri con i sostenitori del Liverpool nel prepartita di ieri, hanno arrecato vergogna al Club e alla stragrande maggioranza dei romanisti che hanno avuto una condotta esemplare ad Anfield”. “Non c’è posto per comportamenti così vili nel mondo del calcio” ha scandito la società giallorossa, offrendo collaborazione al Liverpool, alla Uefa e alle autorità.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *