Fico pizzicato dalle Iene: paga una colf in nero. Alla faccia della legalità

29 Apr 2018 19:12 - di Redazione

Tempi duri per i troppo “onesti”. Il presidente della Camera Roberto Fico pizzicato dalle Iene: la sua compagna (con la quale vive ma senza risiedere ufficialmente nella stessa casa) paga  una colf in nero. Fico giura di no: è un’amica, una vicina di casa che ogni tanto dà una mano alla compagna del presidente della Camera.  Imma, una ragazza,  appare senza volto, mezzo tronco inquadrato in un video rubato con telecamera nascosta, davanti a un cancello, a Napoli, mentre parla con qualcuno. Da qui nasce il servizio delle Iene che andrà in onda stasera e che racconta di 500 euro «in nero» a Imma e poi di Roman, un immigrato ucraino, non si sa se con permesso di soggiorno o meno, che aiutava Fico e la partner in casa e che da qualche settimana non si vede più. Insomma, Fico e la compagna sono proprio campioni di… coerenza.

Commenti

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  • flavio 2 Maggio 2018

    Non ce molto da dire, mio suocero ( grande persona ex ministro governo dei Tecnici 90 ) diceva sempre per fare il politico devi essere SPORCO!!!!!..e da qui il famoso detto ” Il piu pulito cia la ROGNA ” Non vedo lora che caschi il Governo !! …..

  • ENRICO PELILLI 1 Maggio 2018

    Già il Machiavelli metteva in guardia dai Grillini del suo tempo, che si chiamava Savonarola.
    Possibile che noi Italiani, dobbiamo ricadere sempre negli stessi errori?
    O è forse colpa della scuola di oggi, che la mena con i Dinosauri, i gender, il multiculturalismo sciagurato e altre cose bolse, dimenticando che la Nostra Storia e Cultura (che comprende tutte le forme artistiche e scientifiche) sono il patrimonio dell’intera umanità.

  • Giulia Piacentini 30 Aprile 2018

    Malgrado l’evidenza del non saper prendere decisioni e mantenerle,ci sono persone che si attaccano alla solita solfa del parlar male.Così fosse,non ci sarebbe un filmato sulle porcherie della terza carica dello Stato.Si divertono a prendere in giro chi li ha votati(reddito di cittadinanza)ma peggio è che abbiano sottoscritto un contratto con un’azienda privata(Casaleggio)e che ogni mese,a testa,pagano 300euro.Poi parlano delle Tv di Berlusconi.

  • alberto caioli 30 Aprile 2018

    Fico, fighetto……paga in neretto? Bella figura per l’alta carica” dello Stato! Ma dove vuol andare questo qua? E’ inutile che si faccia vedere povero e con l’autobus: ha la faccia “sporca” come tutti loro!

  • Francesco Desalvo 30 Aprile 2018

    Superiorità antropologica: fate come predico, ma non fate come faccio.

    • Antonio 1 Maggio 2018

      Alberto posso dirti in confidenza che 2 giorni fa, ti hanno pizzicato a pulire il giardinetto con un moldavo che spesso ti da una manella ….ed allora tu hai riferito ad un tuo amico che sei partito da casa appunto con la faccia sporpca che spesso ti succede e che anche tu paghi al nero le o la persona che lavora con te… io francamente mi chiedo da che P U L P I T O ARRIVANO QUESTI RIMPROVERI E POI CON DISPREZZO DICO ;; MA BRUTTO POVERO IGNORANTONE PUR DI GUADAGNART LE MISERE 25 EURO SCRIBACCHI COSE ANCHE NON VERE FACENDO LA FIGURA DEL POVERO GIORNALAI..SCAGLILA LA PRIMA PIETRA SE NE HAI IL CORAGGIO..ATTENZIONE LAVATI LA FACCIA SPORCA BYYYY.

  • gianfranco 30 Aprile 2018

    Un giornale serio come il vostro non dovrebbe pubblicare certe notiziole di gossip, lasciatele ai giornalini di pettegolezzi. Pubblicando certi articoli offendete i Vs lettori che meritano maggiore stima e considerazione.

  • Mario Salvatore MANCA di VILLAHERMOSA 30 Aprile 2018

    Quelli che parlano di “legalità” (nelle tasche degli Italiani): davvero non sono meno dei loro predecessori PD & C. Bravi, bravissimi, per carità! (Chiedo scusa al M° Rossini per la parodia del “Barbiere”). Mario Salvatore Manca

  • Giuseppe Menardi 30 Aprile 2018

    Mi permetto di suggerire in questa confusione politica una soluzione per la prossima legge elettorale che necessariamente dovrà essere fatta prima che si torni a votare, o se preferite, quando si vorrà trovare una soluzione seria alla pochezza della scelta democratica che da troppi anni c’è in Italia. Ecco dunque la proposta:
    PROPOSTA DI RIFORMA COSTITUZIONALE
    PER LA LEGITTIMAZIONE DEL “NON VOTO”

    Un modo estremamente semplice e veramente democratico per tagliare i costi della politica c’è!: consiste nell’attribuire i seggi, parlamentari, regionali o comunali ai partiti ed ai candidati che sono stati votati.
    Per capirci: molto semplicemente
    • i voti non potrebbero più esser spartiti fra le liste che hanno partecipato alla competizione nella misura del cento per cento, ma solo nella percentuale dei votanti.
    • Anche i seggi non sarebbero più attribuibili nella percentuale massima ma solo per la percentuale corrispondente ai voti espressi e perciò solo quelli assegnati alle liste.
    Perciò i voti di coloro che non sono andati a votare o hanno votato scheda bianca o annullato la scheda andrebbero a costituire il numero dei seggi non attribuiti.

    Le assemblee funzionerebbero di conseguenza con un numero di componenti inferiore a quello previsto negli atti costitutivi.

    Per capirci, se al voto si presenta solo il 60 per cento di chi ha diritto, i seggi dovrebbero essere solo il 60 per cento di quelli previsti. Ad esempio, se il consesso che si deve rinnovare ha 100 seggi ed a votare sono chiamate 10000 persone ma si presentano solo in seimila, allora i seggi da attribuire dovrebbero essere solo 60.

    E’ evidente che se questo metodo è utilizzato per tutte assemblee, parlamentari, regionali e comunali il risparmio sarebbe veramente importante.
    Secondo quanto riferisce, “Il Sole 24ore”, in un’analisi della Uil sono oltre 1,3 milioni le persone che vivono direttamente, o indirettamente, di politica.
    Ogni anno i costi della politica, diretti e indiretti, ammontano a circa 18,3 miliardi di euro, a cui occorre aggiungere i costi derivanti da un “sovrabbondante” sistema istituzionale, quantificabili in circa 6,4 miliardi. Totale 24,7 miliardi.

    Se prendessimo per veri questi numeri, potremmo dire che il risparmio sarebbe di qualche miliardo di euro.

    Ma soprattutto si otterrebbe anche un vero rinnovamento della classe dirigente.
    Infatti, coloro che non votano perché non hanno più fiducia in chi li rappresenta, avrebbero un’arma formidabile per mandare a casa la classe dirigente incapace che vive nel Palazzo, all’ombra di rendite di posizione.
    Non accadrebbe più che i partiti restino indifferenti al non voto, o peggio, siano pure soddisfatti se gli elettori non vanno a votare, perché così hanno meno cittadini a cui rispondere e più posti da spartirsi.

    Il “partito del non voto” avrebbe in mano un’arma formidabile per costringere i politici ad affrontare i temi basilari di una normale vita democratica in modo serio.

    Cuneo, 30 aprile 2018
    Ing. Sen. Giuseppe Menardi

  • Romeo 30 Aprile 2018

    I un’ Italia in cui la corruzione è dilagante e vede coinvolti personalità politiche di ogni livello;
    ..in cui, nel Parlamento, nei consigli regionali e comunali, siedono soggetti condannati in primo grado, rinviati agiudizio, indagati, ecc. ecc.. Alcuni giornalisti” di cosa s’ interessano?…..Se la presunta colf, della compagna di Fico, abbia o no un regolare contratto di lavoro! Tutto ciò è squallido!
    Sappiate che gli elettori, al contrario di quanto pensiate, hanno una capacità critica, per cui sanno distinguere fra “montature ad hoc” e scandali veri!.Pensate ai conflitti d’ interesse di Renzi, della Boschi, di Berlusconi..Verdini, al caso De Luca,(figlio).. ecc.ecc.

    • Claudio 1 Maggio 2018

      Caro amico, nessuno si sarebbe divertito a correre dietro a questi personaggi, o almeno lo sarebbero solo quei pochi in cerca di gossip spicciolo. Purtroppo i tuoi amici 5 stelle si vantano di gridare a gran voce onestà e legalità. Allora se sono i portatori di cotanta rettitudine morale, dovrebbero essi i primi ad emanare intangibilità, verginità. Essere a prescindere intonsi e portatori in primis di ciò che viene tanto elevato ai vostri sacri altari. Purtroppo succede invece che, scavando poco poco, di scheletrucci nell’armadio ne hanno anche loro. Ricordi di quell’eletto che pagava l’affitto di 7 miseri euri al mese. Il buon Di Maio disse pomposamente che sarebbe stato immediatamente cacciato, insieme a tanti altri non perfettamente puliti, invece siedono beati sul proprio scranno. Quando ha vinto il centro destra in Sicilia, tutti i grilletti a gridare allo scandalo perchè i voti erano contaminati dal voto di scambio con la mafia. Però, tutti MUTI e zitti quando hanno fatto il pieno i 5 stelle in Sicilia il 4 di marzo. Virginietta, la sindaco (con la “O”) di Roma, quando si è insediata, disse pomposamente con voce altisonante: “in 100 giorni rimetteremo a posto Roma !” eh si, si è visto che oggi Roma è una bomboniera. Forse, se invece di dire frasi fatte e scontate, di slogan preconfezionati, i rappresentanti di codesto partito, contassero fino s 10 o 100 prima di parlare, avrebbero certamente fatto più bella figura, se non altro, raccattato un po’ di coerenza, che non fa male. Infine concordo con te, gli elettori hanno una grandissima capacità critica, infatti lo hanno dimostrato la scorsa domenica, hanno suonato per la seconda volta il campanello d’allarme, che Fichetto, Di Maio & C. non hanno sentito suonare, e come dice il proverbio: non c’è peggior sordo…..

  • Giuseppina Polistena 30 Aprile 2018

    Tipico della sinistra.

  • Angela 30 Aprile 2018

    E pensare che i 5 stelle si elevavano a paladini della legalità e onestà…Non solo non sanno governare (Roma e Torino)ma sono ,non uguali agli altri politici,bensì peggio!!!w le iene!!!

  • Luigi 30 Aprile 2018

    Credo che siano le solite balle giornalistiche per parlare male dei 5stelle. Vergogna