Taranto, anziano strangolato in casa per 50 euro. Un operaio: «Sono stato io»
Si fa luce sull’omicidio di Mario D’Amato, l’idraulico 83enne in pensione trovato morto all’interno del suo appartamento al quarto piano. Dalle prime indiscrezioni è stato ucciso per cinquanta euro. Un muratore di 27 anni, Cosimo Casone, è stato sottoposto a fermo dai carabinieri di Taranto. L’operaio si è costituito riferendo di aver ucciso l’anziano la sera precedente dopo un diverbio per una piccola somma di denaro.
La ricostruzione dell’omicidio
di Mario D’Amato
Il 27enne ha sostenuto che il pensionato lo avrebbe colpito con un bastone e lui avrebbe reagito stringendo le sue mani intorno al collo dell’uomo fino a strangolarlo. Sul luogo dell’omicidio sono intervenuti il pm, il medico legale e i carabinieri. Dall’esame del cadavere sono effettivamente emersi i segni dello strangolamento, che confermano quanto riferito da Casone. Il muratore era un conoscente della vittima. Il 27enne, alla presenza del suo legale, ha confermato la confessione al pubblico ministero, che ha firmato il provvedimento di fermo. Casone è stato condotto in carcere in attesa dell’udienza di convalida che si terrà nei prossimi giorni. Sempre secondo le indiscrezioni, D’Amato da anni viveva da solo e aveva un buon rapporto con tutti i vicini ai quali chiedeva qualche cortesia per evitare di affrontare i quattro piani del palazzo. Spesso gli stessi vixini lo aiutavano portandogli la spesa. Forse quel rapporto di confidenza che costruiva con la gente gli è stato fatale.