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Stop clandestini: la polizia italiana addestra oltre 300 agenti africani

Stop clandestini: la polizia italiana addestra oltre 300 agenti africani

Cronaca - di Redazione - 20 Marzo 2018 alle 10:29

Obiettivo: stop clandestini. E per fare ciò, per contrastare efficacemente l’immigrazione di clandestini e il traffico di esseri umani, la polizia si muove con corsi di addestramento per i colleghi africani. L’Italia, a partire da oggi, addestrerà infatti oltre 300 funzionari di polizia e ufficiali di frontiera di 22 Paesi africani. Si tratta del progetto Itepa (International training at egyptian police academy), frutto dell’intesa stretta a settembre scorso tra il direttore dell’Accademia egiziana di Polizia e dal direttore centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle frontiere, prefetto Massimo Bontempi, che sarà inaugurato oggi al Cairo con un workshop di due giorni a cui prenderà parte il capo della polizia Franco Gabrielli. L’iniziativa si svilupperà in due anni, fino a dicembre 2019, e prevede l’istituzione presso l’Accademia egiziana di un Centro internazionale di formazione nel settore migratorio che avvierà in totale sei corsi (tre per ogni anno, della durata ciascuno di 4 settimane) a favore di 360 funzionari di polizia e ufficiali di frontiera dei principali Paesi africani di origine e transito dei flussi migratori. Una volta formati, potranno a loro volta addestrare altro personale nei rispettivi Paesi, secondo il meccanismo della formazione a cascata. I corsi in questione saranno incentrati su un programma diretto a potenziare le competenze in materia di clandestini, di gestione del fenomeno migratorio, nella lotta contro il traffico di esseri umani, nei controlli di frontiera e nell’individuazione del falso documentale, dando particolare risalto agli aspetti di tutela dei diritti umani e di protezione internazionale. Le lezioni saranno impartite da personale della Polizia italiana, ma anche quella egiziana, insieme ad altri esperti degli organismi coinvolti nel progetto: Commissione europea e Frontex, Easo, Eurojust, Europol, Interpol, Unodc, Unhcr e Oim. Al termine dei due anni sarà organizzata una conferenza conclusiva, in Italia, a dicembre 2019, con le stesse modalità dell’evento di apertura e l’obiettivo di valutare i risultati concreti realizzati dal progetto Itepa, che intende costituire un’azione innovativa nel settore migratorio con i Paesi africani, diretta a consentire la fusione, in un unico momento formativo, di diverse culture professionali e pratiche operative nonché il potenziamento di reti di contatto essenziali per lo sviluppo della cooperazione internazionale.

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20 Marzo 2018 alle 10:29