Salvini sceglie una canzone di Vasco Rossi: sarà l’inno per la vittoria leghista…
“Domenica sera dopo aver vinto, ascolterò ‘Liberi, liberi‘ di Vasco Rossi, mi rilassa”. Così Matteo Salvini, leader della Lega, ai microfoni di ‘Un giorno da Pecora‘, su Radio 1. Dunque sceglierà le note di Vasco per riprendere fiato dopo le frenetiche tappe della campagna elettorale, anche se è chiaro che la scelta in questo caso riguarda più il titolo della canzone che il suo autore.
Eppure non è la prima volta che Salvini fa incursioni sul terreno della musica leggera e cantautorale. A parte le foto di lui che con la compagna Elisa Isoardi entra all’Ariston a Sanremo per seguire il Festival di Baglioni, c’era stato settimane fa anche il gradimento per la fiction su Fabrizio De André mandata in onda dalla Rai. Una mossa poco digerita dai fan di sinistra del cantautore genovese. Questi ultimi hanno addirittura scritto che chi ama le canzoni di Faber non può che schierarsi contro Salvini. Stavolta dunque, citando Vasco Rossi, il leader leghista si è tenuto alla larga da autori ormai inseriti (non sempre a ragione) nel pantheon musicale anarco-progressista.
Vasco Rossi è abbastanza “spericolato” e oltre le etichette per poter piacere a tutti, anche ai leghisti. E quella sua passione per Nietzsche, mai nascosta e sempre rivendicata, lo allontana abbastanza dalle note impegnate che facevano furore negli anni Settanta. Non a caso Vasco Rossi ha aperto lo storico concerto di Modena – 230mila fan – con la musica di Così parlò Zarathustra di Richard Strauss. Vasco parla raramente di politica – è nota la sua adesione al partito Radicale – ma quando lo fa afferma che in Italia bisognerebbe cambiare tutto. In un’intervista del 2014 rivelò che la sinistra nutriva un odio profondo nei suoi confronti «perché non ho mai cantato Bandiera rossa la trionferà. Ma io non sono un militante, sono un artista libero e indipendente. Quando ho partecipato al concerto del 1° maggio nel 2009, venni a sapere che stavano organizzando una contestazione contro di me, contro Vasco venduto al potere, stronzate del genere. È finita che non li ha sentiti nessuno, perché erano solo quattro deficienti”.