Ricorso della Saltamartini. Ora la Lega potrebbe guadagnare un deputato

30 Mar 2018 17:01 - di Redazione

Grazie a Barbara Saltamartini potrebbe arrivare un seggio in più a Matteo Salvini. La deputata infatti spiega: “Come concordato con il mio partito, oggi ho depositato nei termini di legge il mio ricorso elettorale, affinchè venga certificata la regolarità dell’operazione di scrutinio e quindi dell’elezione, anche a fronte delle oltre 2mila 700 schede dichiarate nulle. Va fatta chiarezza, perchè sulle nulle, durante le operazioni di riconteggio effettuate dalla Corte di appello presso il seggio centrale, il rappresentante di lista della Lega non ha potuto verificarne la regolarità”. La Saltamartini, è l’unica ad aggirarsi in un Transatlantico di Montecitorio deserto per il week end pasquale. Eletta nel proporzionale di Lazio 1 – Roma Fiumicino, l’esponente del Carroccio ha presentato oggi il ricorso elettorale riguardo il collegio uninominale camerale di Guidonia Montecelio, dove lei era in corsa e che è stato assegnato al candidato M5S per un soffio, appena 19 voti su 154mila 646 elettori, caso unico in tutta Italia. Subito dopo il 4 marzo Saltamartini aveva promesso battaglia e di fare tutte le verifiche del caso, perchè ”in gioco c’è la corretta composizione della Camera”. E non molla la presa. Ora si è presentata alla Camera per investire la Giunta per le elezioni della Camera, organo competente per la cosiddetta verifica dei poteri. “Sono certa -spiega all’Adnkronos- che la Giunta per le elezioni, nel garantire la regolarità del voto, vorrà avviare l’iter necessario per accertare se il collegio uninominale è stato vinto dalla sottoscritta o, come, ad oggi sembrerebbe, da Sebastiano Cubeddu”. Se dovesse essere accolto il ricorso, la Lega guadagnerebbe un altro deputato: mentre Saltamartini ‘traslocherebbe’ al maggioritario, infatti, al proporzionale scatterebbe un seggio per Fabio Forte oppure Sara Adriani.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Carlo Fulco 30 Marzo 2018

    Ma, come era stato precedentemente riportato sul Secolo, la differenza si era ridotta a solo otto voti, a seguito della verifica delle schede contestate e provvisoriamente non assegnate? Vorrei un chiarimento. Grazie.