Quattro anni di carcere al marocchino che aggredì le figlie di Giacobbo
Lo scorso 7 febbraio aggredì le tre figlie del giornalista televisivo Roberto Giacobbo in via della Lungara, a Trastevere, tentando di rapinarle e minacciandole con una bottiglia. Oggi l’uomo, cittadino marocchino, è stato condannato a 4 anni e dieci mesi di reclusione dai giudici della quinta sezione del Tribunale. Per lui, Abdel Jebar El Karafli, 29 anni, l’accusa è di tentata rapina e lesioni. L’uomo, difeso dall’avvocato Maria Bianca Punzi, voleva rubare i telefoni cellulari delle tre figlie del conduttore di Voyager.
Marrocchino aggredì le figlie di Giacobbo
Quando una delle vittime si era messa a urlare per chiedere aiuto, il maroccchino aveva cercato di colpirla alla testa. Ma le urla della ragazza avevano costretto l’uomo a darsi alla fuga. Abdel Jabar El Karafli, già noto alle forze dell’ordine, già sottoposto all’obbligo di firma, era stato rintracciato da una pattuglia del commissariato che lo aveva bloccato. Le figlie del giornalista erano state soccorse dalla polizia e dall’Ares 118. La giovane ferita era stata accompagnata al vicino ospedale Santo Spirito e dimessa con qualche giorno di prognosi. L’uomo era stato portato subito dopo al carcere di Regina Coeli.
Primo : modificare le pene detentive semplicemente triplicandole . . . in un batter d’occhio e’ fatto .
Secondo : ai magistrati vietare di fare gli avvocati . Per i recidivi nuova professione e stipendio
inserendoli nella squadra volante della polizia . . . qualcosa impareranno .
Ovviamemente il nordafricano aveva già precedenti… e naturalmente girava ancora in Italia libero di delinquere. Cosa che tornerà a fare presto.
Bisognerebbe mettere in cella con la bestia anche chi gli ha concesso il permesso di soggiorno.