Parla l’esperto: l’ondata di gelo? Arriva perché non c’è più il “Nino”
Dopo il grande freddo dell’ultima settimana di febbraio e il rialzo delle temperature dei giorni scorsi, una nuova ondata di gelo e neve colpirà l’Italia a partire dal prossimo fine settimana. Una situazione che ha tra le sue possibili cause “la graduale attenuazione e scomparsa del forte Nino che nel 2016-2017 causò onde di calore su molte regioni del mondo, sull’Europa e in parte anche sulla nostra penisola. Un fattore che potrebbe avere conseguenze negative anche sulla prossima estate”. A spiegare le ragioni del nuovo scenario che si affaccia sull’Italia è il colonnello Paolo Ernani, meteorologo. “Se le mappe meteo che il Centro europeo di Reading ci propone e non varieranno significativamente col passare dei giorni, L’Italia è destinata a subire un’altra ondata di maltempo caratterizzato da temperature polari. L’attuale riscaldamento stratosferico – ricorda – è responsabile della frattura del vortice polare, scisso di fatto in 3 mini vortici uno dei quali, scendendo di latitudine, raggiungerà prima la Russia siberiana, innescando il Burian, poi i Paesi dell’est europeo e infine traboccherà con i venti gelidi sull’Italia del nord passando proprio dalla vallata del Rodano”. “La fase di maltempo – riferisce Ernani – dovrebbe iniziare il 17/18 marzo ma raggiungerà la sua massima potenza nei giorni 18, 19 e 20. L’aria polare si porterà prima sul Nord e poi su gran parte delle regioni centrali. Le temperature scenderanno sensibilmente al nord con minime su molte località di -6°/-7° gradi sotto lo zero con neve in pianura e gelate. Neve e temperature sotto lo zero anche al centro ( -3 °/- 4° ) Il giorno 20 il maltempo, di intensità attenuata, scenderà anche al Sud”.