L’Antitrust ordina la sospensione per i rincari delle bollette a 30 giorni
L’Antitrust ordina la sospensione cautelare dell’attuazione dell’intesa tra Tim, Vodafone, Fastweb e Wind Tre per quel che riguarda i rincari delle bollette previste dai gestori dopo il ritorno all’obbligo alla fatturazione a 30 giorni. È quanto ha disposto l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Nella riunione del 21 marzo 2018, si legge in una nota, l’Autorità ha deliberato l’adozione di misure cautelari nell’ambito dell’istruttoria avviata lo scorso febbraio per accertare la sussistenza di un’intesa tra Tim, Vodafone, Fastweb e Wind Tre che, tramite l’associazione di categoria Assotelecomunicazioni – Asstel, avrebbero coordinato la propria strategia commerciale connessa alla cadenza dei rinnovi e alla fatturazione delle offerte sui mercati della telefonia fissa e mobile, a seguito dell’introduzione dei nuovi obblighi regolamentari e normativi. Reagisce l’Unione nazionale consumatori: “Ottimo. Bene ha fatto a sospendere gli aumenti, in attesa del giudizio finale. Accolte le nostre richieste. Vittoria dei consumatori”. Così Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori commenta la decisione dell’Antitrust di sospendere l’accordo sui rialzi delle bollette a 30 giorni. “Avevamo segnalato la strategia commerciale coordinata e concertata delle compagnie telefoniche per far credere che gli aumenti dell’8,6% non ci fossero e che le modifiche contrattuali dipendessero solo dalla legge, determinando così l’effetto di limitare l’esercizio del diritto di recesso. Ovvio, infatti, che è inutile recedere se tutti fanno la stessa cosa e tutto è dovuto alla legge 172/2017. Peccato che non sia così… Ora speriamo che il procedimento si chiuda con una condanna”, conclude.
(Foto: Dailyonline)
Se esistessero delle associazioni dei consumatori degne di tale nome e non asservite a sindacati ed aziende, si sarebbe già lanciato un appello allo sciopero del cellulare. I consumatori hanno il coltello dalla parte del manico ma nessuno glielo fà capire. Un mese senza traffico telefonico sarebbe per quei ladri delle aziende telefoniche un disastro.