La Turchia se la prende con la Croce Rossa. E i saccheggi della soldataglia continuano
È di almeno 35 morti e decine di feriti il bilancio dell’attacco sferrato dai terroristi islamici basati nella Ghouta orientale contro Jaramana, un sobborgo alla periferia sud della capitale siriana Damasco. Lo ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale siriana Sana, secondo la quale un razzo è caduto su un mercato nel quartiere di Kashkul. Intanto la Turchia se la prende anche con la Croce Rossa: dure critiche al Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) arrivano infatti dal ministero degli Esteri di Ankara in relazione alle operazioni turche nella regione di Afrin, enclave curda nella Siria nordoccidentale. Peter Maurer, presidente del Cicr, ha affermato ieri che “la credibilità di una Mezzaluna turca che lavora ad Afrin con la popolazione curda è vicina allo zero”. Per il portavoce della diplomazia turca, Hami Aksoy, si tratta di dichiarazioni “lontane dalla realtà e inaccettabili”. “Condanniamo le affermazioni del presidente del Cicr riguardo la Mezzaluna Rossa di un Paese che ospita centinaia di migliaia di curdi siriani all’interno dei suoi confini”, ha detto Aksoy in una dichiarazione rilanciata dall’agenzia di stampa Dpa. Le Nazioni Unite hanno lanciato l’allarme – non sanno fare altro – per la situazione umanitaria ad Afrin. Secondo i curdi centinaia di migliaia di persone sono fuggite dalla regione e ora si trovano in condizioni disperate. Anche il Dipartimento di Stato Usa ha contestato le operazioni militari della Turchia ad Afrin. Ma Ankara sente il bisogno di difendersi dalle accuse di saccheggi a cui si è abbandonata la sua soldataglia: la Turchia non tollererà saccheggi nell’area di Afrin, località della Siria settentrionale conquistata nei giorni scorsi dalle Forze Armate di Ankara e dai gruppi ribelli alleati dell’Esercito siriano libero (Esl). Lo ha assicurato il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, rispondendo alla denuncia secondo cui i miliziani alleati della Turchia starebbero saccheggiando la città di Afrin.
La croce rossa sia più esplicita dichiarando che la mezza luna rossa informa che…….
E poi possono chiamare anche Amnesty International…..
E pure Emergency…. dovrebbero sistemarvi tutti e tre !