La Merkel aumenta i soldati all’estero, ma loro: non siamo equipaggiati

8 Mar 2018 16:27 - di Redazione

Il governo tedesco uscente ha deciso di estendere le missioni militari in cui il Paese è impegnato, dal Mali all’Afghanistan a quelle in Iraq e Siria contro lo Stato Islamico, che vedono coinvolti 2600 soldati della Bundeswehr. La decisione è stata presa nel corso dell’ultimo incontro programmato del governo uscente, stando a quanto riferisce la Dpa citando fonti governative. Il numero dei soldati impegnati in Afghanistan dovrebbe salire da 980 a 1300, in linea con le deteriorate condizioni di sicurezza in Afghanistan. Anche in Mali i militari impegnati aumenteranno, passando da mille a 1100. L’operazione contro lo Stato Islamico in Iraq verrà invece ridotta ma riguarderà un’area più ampia. Proseguiranno anche i voli di ricognizione a partire da una base in Giordania. Passeranno da 190 a 650 gli uomini impegnati nella missione della Nato Guardiano del mare nel Mediterraneo e da 20 a 50 quelle in Sudan e Sud Sudan. Voci critiche si sono levate da parte di soldati che hanno lamentato il livello di equipaggiamento delle truppe della Bundeswehr, denunciando una situazione che non consente di affrontare le missioni, in particolare l’Iraq. “Non possono farlo. Non abbiamo neanche i velivoli per portare gli uomini sul posto (in Iraq)”, ha dichiarato Florian King, del gruppo Darmstadt Signal, parlando con l’emittente Swr.

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