“Kim a Pechino? Non ne sappiamo nulla”. Così i cinesi mentono al mondo
Visita a sorpresa ieri a Pechino del dittatore comunista nordcoreano Kim Jong-un, giunto nella capitale cinese con un treno blindato, lo stesso mezzo di trasporto che utilizzatava il padre Kim Jong-il. Oggi il treno a bordo del quale Kim Jong un sarebbe arrivato ieri a Pechino ha lasciato la capitale cinese. Lo riferisce l’agenzia giapponese Kyodo, secondo cui il treno è partito dalla stazione di Pechino alle 15 ora locale, le 9 in Italia. La Cina comunista è da sempre la protettrice della feroce e anacronistica dittatura nordcoreana, e la visita di Kim non deve sorprendere. Sorprende invece, l’ostinazione con la quale il regime cinese mente: il ministero infatti sostiene di non sapere nulla della visita di Kim a Pechino. “Non sono al corrente della situazione che evocate. Se avremo informazioni, le renderemo pubbliche all’occorrenza”. Così la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying, ha ribadito il no comment alle notizie secondo cui il leader nordcoreano Kim Jong un sarebbe arrivato ieri a Pechino per una visita a sorpresa. È veramente stupefacente che una delle più grandi potenze mondiali ancora dice bugie su fatti che possono essere facilmente verificabili. In questo modo la dittatura cinese fa porre interrogativi a tutti coloro che devono avere rapporti con il gigante asiatico: se mente su fatti del genere, su cos’altro può mentire? Un funzionario americano addentro al dossier nordcoreano ha riferito già ieri alla Cnn che “c’è una forte possibilità che il leader nordcoreano Kim Jong-un si trovi a Pechino”. Se Kim ha effettivamente viaggiato da Pyongyang alla capitale cinese sarebbe la prima volta che il giovane leader lascia il suo Paese d’origine da quando ha preso il potere dopo la morte del padre nel 2011. Le voci sull’arrivo di un alto funzionario nordcoreano hanno iniziato a circolare ieri, quando le immagini di quello che sembra essere il treno appartenente alla famiglia di Kim sono apparse online. Le immagini sono esattamente identiche a quelle del 2010, quando si tenne l’ultima visita di stato di un leader nordcoreano a Pechino, in quel caso Kim Jong Il.